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Presentazione del libro "Mafia e Pizzo: Pagare Non Paga" da Bagheria si rilancia il contrasto al racket e alla mentalità mafiosa

Pubblicato il 28 novembre 2025 • Comunicati

Non solo una presentazione di un libro l'appuntamento di ieri, 27 novembre 2025,  a villa Butera a  Bagheria, che ha visto dialogare gli autori del volume "Mafia & Pizzo: Pagare Non Paga", opera di Elio Sanfilippo e Maurizio Scaglione, edita da Spazio Cultura Edizioni di Nicola Macaione con diversi cittadini e amministratori presenti.

L'evento, promosso con il patrocinio del Comune di Bagheria, ha segnato un nuovo appuntamento culturale ma anche civico, ribadendo l'urgenza di contrastare attivamente il fenomeno estorsivo in Sicilia.
L'incontro ha visto la partecipazione del sindaco Filippo Maria Tripoli, del vicesindaco e assessore alla Cultura Daniele Vella, e degli assessori Biagio Sciortino e Francesco Gurrado, oltre a numerosi cittadini, agli autori e all'editore. La conversazione è stata guidata dalla giornalista Marina Mancini.
Il sindacoTripoli e gli assessori hanno sottolineato l'impegno dell'Amministrazione nella collaborazione con le Forze dell'Ordine al contrasto alla criminalità organizzata attraverso una ulteriore azione di trasparenza nelle gare e appalti  nei Lavori Pubblici impegnandosi  a prevenire le infiltrazioni, ad esempio, controllando le soglie di incompatibilità e verificando l'affidamento di progetti.
L'Assessore Vella ha evidenziato come gli strumenti per il controllo della filiera e l'attuazione dei protocolli anti-mafia siano attivi e rafforzati dal Comune. Il sindaco Tripoli ha espresso grande preoccupazione per il diffondersi di una "mentalità mafiosa" tra i giovani, anche al di fuori delle organizzazioni criminali strutturate. Questi ragazzi manifestano disprezzo per le forze dell'ordine e si sentono intoccabili, spesso a causa di modelli familiari disfunzionali. Il Sindaco ha lanciato un appello per una nuova legislazione che possa affrontare questa forma di criminalità minorile e per un rinnovato senso di responsabilità nel dovere, magari pensando ad un reato quale l'"apologia della mafia".
L'Assessore Sciortino ha menzionato l'istituzione di un premio pubblico per tesi di laurea sulla mafia e la legalità e l'importanza di affrontare argomenti come le dipendenze, un altro grande serbatoio economico per la criminalità.
Il libro, "Mafia & Pizzo: Pagare Non Paga", è concepito come un "segnale d'allarme imprescindibile"  dagli autori di fronte a una riorganizzazione sommersa di Cosa Nostra e a una preoccupante diminuzione delle denunce.
L'editore Nicola Macaione ha ringraziato il Comune per il sostegno e ha ricordato la figura di Michele Pantaleone, precursore nel denunciare la mafia già nel 1962. Ha sottolineato che il libro, pur trattando un argomento complesso, è nato dalla volontà di dare un contributo alla cultura della legalità , ritenendo che la cultura sia lo strumento principale per sconfiggere la mafia. Ha auspicato che, se tutti si impegnano, si possa sconfiggere il fenomeno.
Elio Sanfilippo ha ricostruito la genesi storica del pizzo, nato come un tributo forzoso nelle campagne e poi evolutosi in una "messa a posto". Sanfilippo ha evidenziato che l'accettazione del pizzo distrugge la libertà d'impresa e rende l'imprenditore oggettivamente complice di Cosa Nostra. Ha sottolineato che la ripresa della "offensiva mafiosa" , con episodi di violenza e estorsioni, si accompagna a un calo drastico delle denunce (solo 11 a Palermo a fronte di 800 casi accertati nel 2024), che rende l'opera uno stimolo a riaprire la discussione.
Maurizio Scaglione ha ribadito la tesi centrale del libro: privare la mafia della sua risorsa estorsiva segnerà l'inizio della sua decadenza. Ha sfidato l'idea che il pizzo sia secondario rispetto a droga e appalti, spiegando che il racket serve a controllare il territorio e a finanziare le famiglie dei detenuti e l'acquisto di droga. Scaglione ha affermato con forza che "Pagare Non Paga" : chi paga si rende schiavo , complice e alimenta il sistema. Ha ricordato che la mafia ha paura di quando si parla e che il silenzio è complice. Ha invitato le famiglie a trasmettere valori ai giovani, poiché sono le famiglie che formano i futuri cittadini.
L'incontro è stato arricchito da interventi dal pubblico. Un cittadino di Campofelice ha riportato la testimonianza positiva di un amico imprenditore che, denunciando la richiesta di pizzo ai Carabinieri con l'uso di microspie, ha fatto arrestare gli estorsori, ribadendo: "Oggi lo Stato c'è. Basta denunciare". Gino Castronovo, ex consigliere comunale, ha ricordato come la lotta alla mafia fosse storicamente al centro del programma politico. Ha evidenziato un calo di attenzione e consapevolezza , esortando la politica a risvegliarsi e a non strumentalizzare la lotta alla mafia per attaccare gli avversari politici. Sprone ai politici anche da un altro cittadino attivo, Enzo Gambino.  L'evento si è concluso con l'auspicio di mantenere alta la vigilanza e l'impegno civico per un futuro di legalità.

Marina Mancini
ufficio stampa