Bagheria ancora esempio per un progetto di ricerca da parte di Università per i progetti per l'Amministrazione Condivisa
Pubblicato il 11 gennaio 2025 • Amministrazione condivisa Patti di collaborazione , Comunicati
Dopo le Università di Venezia e di Bari il Comune di Bagheria continua a essere un punto di riferimento nazionale per la gestione dei beni comuni attraverso i processi dell'amministrazione condivisa. Ieri tre ricercatori delle Università di Siena e Cagliari hanno mostrato interesse per i “Patti di Collaborazione” di Bagheria, ed in particolare, per il Centro Don Milani.
In un incontro on line tenutosi ieri i ricercatori Daniela Sorrentino e Gabriella Pica dell’Università di Siena e Davide Eltrudis dell’Università di Cagliari hanno discusso con l’assessore Emanuele Tornatore, delegato ai processi dell’Amministrazione Condivisa, l’architetto Maria Piazza, responsabile delle procedure amministrative e la dottoressa Marina Mancini, referente per la comunicazione e la promozione dei Patti, la nascita, la storia, i punti di forza e di debolezza del patto di collaborazione del Centro Don Milani, frutto del patto di collaborazione per la co-gestione del bene confiscato alla mafia di villa ex Castello tra 26 associazioni del territorio, il Comune ed centro de volontariato CeS.Vo.P.
I ricercatori hanno spiegato che:"il progetto di ricerca "BePART" (Bound to Digitalized Public Administrations to Restore citizens' Trust), finanziato dal Next Generation EU e dal Ministero dell’Università e della Ricerca, ha l’obiettivo di studiare l’impatto della digitalizzazione dei servizi pubblici sulla fiducia dei cittadini. I Patti di Collaborazione di Bagheria rappresentano un caso di studio particolarmente interessante per comprendere come la co-produzione di servizi possa rafforzare il rapporto tra amministrazione e cittadini."
“Siamo davvero entusiasti di questa nuova interlocuzione”, dichiara l’assessore Tornatore. “L’interesse di prestigiose università italiane per il nostro modello di amministrazione condivisa è una conferma dell’importanza e dell’originalità di questi processi. Siamo certi che questa ricerca potrà portare a risultati significativi che potranno essere utili anche per i nostri patti. Grazie a questo progetto, potremo analizzare in modo approfondito l'impatto dei Patti di Collaborazione e definire nuove strategie per migliorare ulteriormente la gestione dei nostri beni comuni. Vorrei ringraziare i ricercatori delle Università di Siena e Cagliari per l'interesse dimostrato nei confronti del nostro progetto. La loro competenza e il loro entusiasmo sono una grande risorsa per la nostra comunità”.
Bagheria si conferma dunque un laboratorio per sperimentare forme di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini nella gestione della cosa pubblica.
MM
ufficio stampa