La villa dell’Alchimia Elementi alchemici ed esoterici di Villa Palagonia.

Pubblicato il 12 febbraio 2024 • Cultura , News dalla Città

Riceviamo e pubblichiamo :

Si è svolta sabato 10 febbraio nei locali del Centro d’Arte e Cultura “Piero Montana” la presentazione del nuovo libro dell’autore di Bagheria esoterica, avente per titolo "La villa dell’Alchimia Elementi alchemici ed esoterici di Villa Palagonia".

Relatori della presentazione di questo nuovo libro di Piero Montana sono stati Daniele Vella, assessore alla cultura dell’Amministrazione bagherese e la docente nonché scrittrice Rosanna Balistreri. La giornalista, addetto stampa del Comune di Bagheria, Marina Mancini, nell’ambito della presentazione del libro di Montana, ha svolto invece il ruolo centrale di moderatrice della manifestazione.

Nel parlare della Villa dell’alchimia, Daniele Vella ha esordito dicendo anzitutto che il suo intervento sarebbe stato di natura prettamente culturale e non politica e che pertanto avrebbe discusso in merito alle idee, alle tesi sostenute da Montana nella sua nuova opera. In particolare Vella si è soffermato sugli aspetti ideologici del libro in questione, che per l’appunto nasce, ha origine dalla lettura per Montana fondamentale di due libri, il primo Crisi del mondo moderno di René Guénon, il secondo Rivolta contro il mondo moderno di Julius Evola. Libri questi dove viene svolta una critica radicale alla modernità responsabile di << aver ridotto l’uomo, l’individuo ad un essere senza volto, a una parte sempre più dipendente di un collettivo in un mondo quello attuale dominato solo dalla materia e dall’economia, perseguente esclusivamente forme di un benessere ottuso proprio da animale umano.>> Riscontrando una qualche verità in questa responsabilità da attribuirsi al mondo moderno Vella viene a concludere il suo intervento sostenendo che l’alchimia intesa non più come scienza della natura bensì come scienza spirituale può costituire una conoscenza alternativa rispetto alle idee e ai valori prettamente materiali del nostro tempo.

L’intervento di Rosanna Balistreri ha avuto soprattutto il merito di sgombrare il campo, per quanto riguarda la scienza ermetica dell’alchimia, dai molti pregiudizi per i quali essa viene valutata negativamente.

Per la Balistreri la trasmutazione del metallo vile in nobile, del piombo in oro, va essenzialmente intesa come una metafora della trasformazione spirituale dell’uomo che viene a costituire il fine dell’autentico processo alchemico. Partendo da questa constatazione la nostra scrittrice spiega perché non solo le chiese, ma anche le nostre ville settecentesche si vollero nobilitare rivestendo i loro elementi architettonici con i simboli di un sapere sacro, che era quello delle scienze ermetiche risalenti ad un’antica tradizione. La Balistreri pertanto conclude il suo intervento valutando positivamente il nuovo libro di Montana, che in particolare a Villa Palagonia viene a scoprire contenuti propri di un sapere iniziatico riguardante quella sfera del sacro rappresentata dall’alchimia intesa come scienza divina e non più come scienza della natura.

La giornalista Marina Mancini che nell’ambito della presentazione della Villa dell’alchimia ha moderato la presentazione e intervistato l'autore, dopo aver presentato Montana come autore di Bagheria esoterica ma anche di altre opere assai eterogenee, ha rivolto a Montana alcune domande riguardanti le novità del suo libro.

L’ autore, premettendo che il suo libro costituisce solo un suo primo volume su Villa Palagonia, ha parlato dei diversi simboli alchemici presenti in essa e mai notati prima di ora. Montana pertanto si è soffermato sul simbolo alchemico ma anche cristiano del Corallo, sostenendo che esso non solo va inteso come immagine, rappresentazione, in alto sui quattro angoli del salone degli specchi, della Pietra filosofale ma anche e soprattutto come simbolo di quella Pietra Angolare, che è il Cristo, fondamento della congregazione cristiana.

Ferdinando Francesco Gravina Junior per Montana può a pieno titolo essere inserito in quella corrente dell’alchimia spirituale, che veniva ad identificare Cristo con il Lapis, la Pietra Filosofale, in quanto magistralmente ha saputo coniugare l’immaginario alchemico con la simbologia cristiana, come si evince da un attento esame dei contenuti simbolici di quel suo Liber mutus che è la sua villa, la sua dimora filosofale.

Alla presentazione del libro ha assistito un pubblico di élite, formato da poeti, artisti ed intellettuali. Tra i poeti erano presenti Angelo Abbate e Vincenzo Aiello, tra gli artisti Filly Cusenza, Marco Danese, il maestro Carlo Puleo, gli scultori Giovanni Varisco e Francesco Maglio, erano anche presenti l’ex direttrice della Biblioteca Comunale “Francesco Scaduto”, Lea Amodeo, il presidente Giuseppe Bagnasco e la vice presidente Dorotea Matranga del Circolo culturale “Giacomo Giardina oltre ad altre persone assai interessate alle espressioni artistiche-culturali del pensiero esoterico. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale bagherese oltre all’assessore Daniele Vella era presente il consigliere comunale Antonella Insinga.

CENTRO D’ARTE E CULTURA “PIERO MONTANA”