Sopralluogo di Sindaco, Giunta e Consiglio ai beni confiscati alla criminalità organizzata e Consegnati al Comune dal Ministro dell’Interno lo scorso 29 ottobre

Pubblicato il 5 novembre 2014 • Comunicati

Stamane il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque con la Giunta, la presidente del Consiglio comunale Claudia Clemente, insieme ad una numerosa rappresentanza di consiglieri comunali accompagnati dal responsabile del Servizio Acquisizione e Regolarizzazione Beni Confiscati Cosimo Tantillo e dall’ispettore di polizia Municipale con delega ai Beni confiscati, Giovanni Tripoli hanno eseguito un sopralluogo sui 19 beni confiscati alla criminalità organizzata e consegnati al Comune dall’Agenzia per i beni confiscati e sequestrati durante una cerimonia a Palermo lo scorso 29 ottobre.

Si tratta dei beni sequestrati a Francesco Bruno e Simone Castello e per i quali l’attuale amministrazione e quella precedente avevamo manifestato interesse all’acquisizione per usi utili alla collettività.

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Nello specifico si tratta di: la quota indivisa di ½ di un fondo rustico sito in contrada Monteleprino, esteso per are 43,23, di un terreno sito in contrada Sant’Isidoro e di un fabbricato di corso Baldassarre Scaduto beni questi sequestrati a Simone Castello con decreto n. 274/09 emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione – il 16/09/2009 nel procedimento iscritto al n° 215/99 RMP e confermato dalla Corte di Appello di Palermo con decreto emesso il 31/05/2012 nel procedimento n° 188/2009 RRMP.

20141105_113626E ancora di 2 appartamenti, attici, in via Papa Giovanni XXIII n.26, di 4 locali ufficio in via Massimo D’Azeglio – alcuni nel Complesso SICIS, 3 locali cantinati magazzino in via Massimo D’Azeglio, di un locale cantinato cabina enel, di 3 locali box in via Massimo D’Azeglio, di una palazzina uffici costituita da due elevazioni di via Papa Giovanni XXIII, di 2 locali cantinato magazzino sito di via Ruggero il Normanno questi ultimi sequestrati a Francesco Bruno con decreto n. 34/05 R.G.M.P. emesso dalla Corte di Appello di Palermo in data 23/05/2007 e divenuto definitivo il 04/03/08 a seguito di pronuncia della Suprema Corte di Cassazione.

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Una ricca galleria fotografica è presente sulla pagine del Comune di Bagheria su Facebook al seguente indirizzo: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.983861741642447.1073741836.158687827493180&type=3

Lo stato degli immobili è discreto, e non si dive intervenire con grandissimi lavori strutturali ma occorre ovviamente pulirli, verificarne lo stato di sicurezza e rivedere tutti gli impianti.

I beni non possono essere venduti, sono in gestione comunale, ma possono semmai essere affittati quindi costituire un introito per il comune.

Per ognuno di loro vi è già una destinazione d’uso approvata già dall’Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Vari gli utilizzi: in primis per uffici comunali e rimesse, usi che rispondono all’emergenza abitativa, scopi sociali: case-famiglia e centri alloggio. Alcune di quelle sedi potrebbero allocare anche uffici di pubblica utilità come il Centro di pubblico Impiego e il Comando dei vigili urbani.

 

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“Oggi abbiamo verificato insieme al gemoetra Tantillo e all’ispettore Tripoli lo stato degli immobili, dei magazzini, della villa e del terreno per verificare l’uso corretto che l’amministrazione comunale ne può fare, e quale potrebbe essere la destinazione definitiva e più appropriata. Il primo obbiettivo è tagliare i fitti e quindi utilizzare quei beni per uffici comunali, subito dopo rispondere all’emergenza abititava degli sfrattati e ai fini sociali” – dichiara il
sindaco Cinque
durante il sopralluogo – “seguiranno le riunioni con i tecnici, le diverse procedure da attivare e la ricerca delle risorse per sistemarli, ma vogliamo restituirli alla collettività nel più breve tempo possibile anche al fine di risparmiare e diminuire le uscite comunali”.

 

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