Salta al contenuto principale

In occasione delle celebrazioni del 50 dalla nascita del Museo Guttuso, villa Cattolica si arricchisce di opere, tra queste la collezione Daneu Thshinke 

Pubblicato il 23 febbraio 2024 • Comunicati , Cultura

Le opere della collezione permanente del Museo Guttuso di Villa Cattolica  rappresentano un nucleo composito che testimonia la varietà e la complessità della cultura figurativa siciliana del XIX e XX e inizio del XXI secolo.  Con l’apertura del nuovo allestimento, che avverrà domani, alle ore 18:00, dopo la conferenza stampa, in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo della nascita del museo Guttuso, si coglie l’occasione per rilanciare l’interesse dell’ormai consolidato pubblico di visitatori e di studiosi, proponendo una più articolata ristrutturazione del preesistente percorso museale.

All’identità marcatamente siciliana del Museo, testimoniata dal realismo inequivocabile di Renato Guttuso e il rapporto fortemente legato al suo tempo storico, le scelte operate dal Museo, sin dai suoi esordi, hanno voluto accogliere altro aprendosi al territorio e alle singole opere, raccontando storie completamente diverse ma coralmente volte al destino comune dell’Arte.

Tra le donazioni ne spicca una per numero di opere, 120 manufatti,  e perché legata alla tradizione del carretto. Si tratta della collezione Daneu Thshinke La collezione è esposta al piano terra,  nei corpi bassi, ed è composta da 120 manufatti per la gran parte sono relativi a “pizzi”, tra cui: 67 elementi centrali di fuso, 9 elementi centrali di chiave, 19 chiavi, 7 sponde, 6 elementi catanesi, 1 ruota, 1 fuso, un riquadro (finta sponda) raffigurante La Battaglia di Ponte Ammiraglio copia del quadro di Guttuso, 4 stanghe, 5 riutilizzi.
Molti dei pezzi oggetto della donazione sono stati esposti in varie mostre e più volte descritti in pubblicazioni.
Nella conferenza stampa di domani si potranno avere maggiori dettagli ed ammirare l'intera collezioni.

L'amministrazione comunale ringrazia la dottoressa Lisa Sciortino per la collaborazione e per aver messo in contatto i donatori con il museo Guttuso e la stessa amministrazione comunale di Bagheria, guidata dal sindaco Filippo Maria Tripoli.

Marina Mancini
Ufficio stampa