Villa Santa Teresa: “Un'opportunità di sviluppo imperdibile per il territorio”per il sindaco di Bagheria Cinque che propone le idee dell’amministrazione comunale

Pubblicato il 10 agosto 2014 • Comunicati

 Si è svolto venerdì 9 agosto un incontro a Villa Santa Teresa, centro ambulatoriale sanitario accreditato con il Sistema Sanitario Regionale e azienda confiscata alla mafia dell'ex gruppo Aiello. Scopo dell’incontro, cui ha partecipato, tra gli altri, anche il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, discutere del futuro di questa azienda confiscata e dei suoi dipendenti.

Durante il dibattito il sindaco ha espresso ciò che intende fare, per quanto di sua competenza, l'amministrazione comunale di Bagheria.

“Per me è un enorme piacere portare l'Istituzione locale, per la prima volta dopo il 2003, dentro Villa Santa Teresa. Vogliamo essere parte attiva durante questo processo di ri-assegnazione dell'azienda” – ha detto Cinque – “Riteniamo che l'amministrazione regionale debba porre in essere gli atti consequenziali alla delibera di Giunta regionale con cui si impegnava a gestire Villa Santa Teresa e a renderla dunque pubblica. Dal canto nostro – continua il sindaco - formuleremo una proposta all'agenzia per i beni confiscati e proveremo a coinvolgere la Regione. Siamo contrari alla gestione da parte della cooperativa Villa Santa Teresa perché la sua genesi ci lascia molto perplessi, fra le altre cose non tutti sono dipendenti dell'azienda, requisito richiesto dalla legge. Sembra che ci sia l'interesse a mettere le mani su una struttura che potrebbe continuare a garantire stipendi faraonici alla dirigenza” – conclude il sindaco di Bagheria.

Durante l’incontro di ieri Cinque ha anche dichiarato: "Mi sono già occupato, da cittadino in primis, di Villa Santa Teresa, perché sono convinto che sia un'opportunità di sviluppo imperdibile per il territorio, diversi giorni fa ho anche incontrato il direttore generale dell’Istituto ortopedico Rizzoli, una cui diramazione è presente proprio a villa Santa Teresa".

“L'Amministrazione comunale c'è e ci sarà. Io mi impegno, da Primo Cittadino, a pressare affinché gli atti dovuti siano portati a compimento. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire sappiano tutti che a Villa Santa Teresa si faranno le barricate. È una necessità anche per Bagheria perché la nostra città merita una struttura sanitaria pubblica che possa essere catalizzatrice di un polo di eccellenza".

Nei giorni scorsi villa Santa Teresa è stata protagonista di una forte protesta da parte dei lavoratori dell’Ati group, azienda edile che gestisce la villa che, lo ricordiamo, in quanto bene sequestrato alla mafia è in amministrazione giudiziaria.

"Ati group ha siglato in passato una convenzione con il Comune di Bagheria per il tramite del Tribunale- spiega Cinque - adesso l'azienda è confiscata ed il tramite è l'Agenzia per i beni confiscati. Stiamo verificando se è possibile stipulare con l'Agenzia una convenzione per lo svolgimento di alcuni lavori per l'Ente".

 

MM
UFFICIO STAMPA