L’assessore Rosanna Balistreri risponde sulla questione dell’uso di villa San Cataldo
Pubblicato il 18 luglio 2014 • Comunicati
A seguito della pubblicazione sul sito di informazione locale “La Voce di Bagheria” di una lettera firmata dalla signora Lina Cavalieri “La cultura è un volo di cicogne con ali di cera” sul concerto svoltosi a cura dell’associazione Sant’Ignazio di Lojola presso la chiesetta sconsacrata di villa San Cataldo, l’assessore alla Cultura, Rosanna Balistreri è voluta intervenire, anche per conto dell’amministrazione comunale per fornire spiegazioni in merito.
Così la nota di risposta dell’assessore:
“Mi dispiace non aver potuto essere presente al concerto del coro Sant’Ignazio di Lojola dopo che, nella qualità di assessore alla Cultura, ho seguito personalmente la richiesta pervenuta di poter usufruire del giardino di villa San Cataldo. Credo di aver dato, sin da subito, l’esempio che “non continiuamo a fare sempre le stesse cose” perché avendo appreso che i pinnacoli dei vialetti trasversali della villa sono pericolanti, ho posto al centro del mio interesse , non solo la cultura, ma ancor di più, la tutela del cittadino.
E a nulla è valsa la telefonata dell’ “amica” che ha cercato di convincermi nell’agire diversamente.
Proprio perché “ non continuiamo a fare le stesse cose” dopo aver convocato la protezione civile e aver chiesto la disponibilità ad essere presenti durante l’evento, il palco è stato montato nell’ unico posto dove “per motivi di sicurezza poteva essere montato”, ma gli organizzatori, non piacendo la location, mi hanno proposto altri luoghi, e nonostante questo poteva comportare lo smontaggio e il rimontaggio del palco in altro luogo, l’assessore, concordemente con la dirigente, era disposta a far effettuare le operazioni.
Gli organizzatori, successivamente, hanno richiesto l’ utilizzo della chiesetta sconsacrata che, senza problemi è stata concessa.
Tutto ciò ha comportato spese per il personale e l’inutilizzo del palco rimasto smontato che poteva essere concesso a titolo gratuito ad altre associazioni che ne avevano fatto richiesta.
La neo amministrazione si è informata con il responsabile di villa San Cataldo sul perché allora la villa continuasse ad essere aperta la mattina per la passeggiata.
La risposta è stata che la passeggiata è prevista solo nel viale centrale e lungo il perimetro.
La richiesta del palco, invece, avrebbe interessato la zona centrale da cui si dipartono i viali trasversali, per intenderci quelli pericolanti. E siccome il programma prevedeva non solo lo spettacolo, ma anche giochi per i bambini da svolgersi durante il pomeriggio, sebbene, ribadisco, avessi richiesto la presenza della protezione civile, concordemente con la dirigente si è ritenuto opportuno non mettere a repentaglio la sicurezza degli utenti, nonostante la telefonata “ dell’amica”.
Ci tengo a precisare che l’assessore non firma tali permessi ma è la dirigente che lavora per il Comune da molti anni e nonostante l’avvicendarsi delle diverse amministrazioni che ha tenuto fermo un obiettivo: il rispetto e la tutela del cittadino.
Se le ville , poi, vivono nello stato di abbandono o quasi, non si può certo imputare alla neo amministrazione che proprio oggi compie il suo primo mese di attività.
L’Amministrazione, e nella fattispecie la mia persona, confida molto nei cittadini tanto che ho telefonato personalmente ad uno dei componenti del coro cui avevo offerto di esibirsi durante la serata finale della festa di San Giuseppe.
Vero sì a titolo gratuito (visto il dissesto), ma veniva loro offerta la piazza della serata più importante della festa.
Questi “ amatori ma non professionisti della musica” mi hanno chiesto duemila euro, più spese per affitto pianoforte e naturalmente SIAE.
E’ vero che la musica è una luce morale ma mi chiedo allora perché gli organizzatori, che sono stati informati passo passo di tutto lo sviluppo, visto che le location sono state da loro stessi proposte, non abbiano informato opportunamente gli “amici”?
Infine condivido il pensiero del maestro Ikeda “il suono della attività dinamica, della creatività e del progresso” e il progresso c’è stato, l’ assessore Balistreri non si è lasciata convincere dalla telefonata dell’ “amica”.
L’obiettivo dell’assessore alla Cultura è che tutte le ville e i monumenti ritornino all’antico splendore e siano fruibili di cittadini, soprattutto da quelli li amano.