Museo del giocattolo: la posizione dell’amministrazione comunale in una lettera aperta al ceroplasta Piraino Papoff

Pubblicato il 5 novembre 2013 • Comunicati

Bagheria, 05/11/2013 – Nei giorni scorsi, sui media locali on line e su alcuni blog e social network, si è animatamente discusso di una questione relativa al museo del giocattolo di Pietro Piraino Papoff.

 

A tal proposito e per fugare ogni dubbio o mistificazione e fare trasparenza, il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo e l’assessore alla Cultura, Dora Favatella Lo Cascio, hanno scritto una lettera aperta al presidente del Museo del Giocattolo Pietro Piraino Papoff, missiva che l’amministrazione comunale ha deciso di pubblicare anche sul sito web istituzionale al fine di informare la cittadinanza sulla questione.

 

Nella missiva spiegano tutti i passaggi relativi al rapporto fra il museo e l’amministrazione e sottolineano come questa amministrazione comunale abbia sempre lavorato per mantenerlo e per non trovarsi nelle condizioni di perdere questo patrimonio e, al contempo, agire nel rispetto di tutte le norme relative alla tutela e valorizzazione dei Beni di interesse storico artistico cercando di non gravare, in alcun modo, sulla spesa pubblica.

 

In sintesi: l’amministrazione aveva proposto una rinegoziazione del rapporto di partenariato tra l’associazione e il Comune proponendo una bozza di nuovo contratto al maestro ceroplasta che teneva appunto in debito conto normativa e valorizzazione dei beni, autorizzava il comodatario alla gestione del bookshop ed alla vendita di gadgets inerenti l’attività e le finalità del Museo, con l’obbligo di adeguarsi ovviamente alla normativa fiscale e tributaria in materia e suggeriva la sede della Certosa quale luogo dove situare il museo. A quella proposta – spiegano gli amministratori nella nota – seguì una nota con la quale Piraino comunicava di non poter prendere in considerazione l’offerta di trasferire alla Certosa la sede del proprio Museo per motivi di salute ed inaspettatamente il museo restava chiuso alla fruizione – malgrado gli intenti dell’amministrazione che sollecitava la riapertura.

 

Nella nota l’amministrazione comunale, appreso che le motivazioni che ostacolavano la ripresa delle attività del museo sono venute fortunatamente meno, ha invitato Piraino ad un nuovo incontro per riprendere il discorso sul contratto di comodato d’uso già predisposto per non privare la città di Bagheria di un bene quale è il museo del giocattolo.