L’assessore Puleo risponde ai cittadini sugli asili nido comunali

Pubblicato il 19 settembre 2014 • Comunicati

 Sono diversi i genitori che, nei giorni scorsi, hanno chiesto lumi sulla sorte degli asili nido comunali. L’assessore alle Politiche sociali, Maria Puleo, risponde alle richieste dei genitori.

Puleo spiega: “l’amministrazione comunale ha lavorato, sin da subito, per offrire, per il prossimo anno, un servizio di asilo nido comunale efficace, efficiente e rispondente alle esigenze delle tante mamme e dei tanti papà che lavorano e che hanno la necessità di lasciare i loro figli in mani fidate”.

Il Consiglio comunale, infatti, con delibera n. 20 del 24 luglio 2014, ha deciso all’unanimità l’individuazione delle spese da finanziare ai sensi del comma 2 dell’art. 250 del D. lgs. 267/2000 - Progetto Giovani, Città,Futuro e PAC - Piano azione e coesione”. Si tratta di un fondo che si riferisce, tra l’altro, alla realizzazione di servizi di cura all’infanzia. Nello specifico, per l’anno scolastico 201 5-2016 per Bagheria, si prevede l’attivazione di due asili nido comunali, uno in via Orazio Costantino e l’altro in via Monsignor Arena, con previsione del prolungamento orario pomeridiano fino alle ore 17, per 6 giorni settimanali e con rette di compartecipazione più contenute nel costo.

L’assessore entra poi nel merito di quanto accaduto negli anni precedenti e del perché quest’anno non sia stato possibile e conveniente attivare un servizio come quello dell’anno scorso che non era, di fatto, un vero e proprio servizio di asilo nido.

Specifica Maria Puleo: “il servizio pubblico di asilo nido comunale, nel Comune di Bagheria, è stato attivo fino all’anno scolastico 2012-2013. Due erano i nidi comunali: “Teneri Cuccioli” in via Orazio Costantino e “Bosco Incantato” in via Monsignor Arena, quest’ultimo, per i pochi iscritti perché le rette previste in quell’anno scolastico erano lievitate a causa della condizione deficitaria dell’Ente, dopo pochi mesi dall’apertura fu chiuso. Per il 2013, trovandosi l’ente già in una situazione economica deficitaria, fu attivato, in via sperimentale, (delibera di Giunta municipale n. 100 del 26.06.2013) il servizio pubblico “spazio-gioco per bambini” nella sede di via Orazio Costantino. Tale servizio, rispetto all’asilo nido, prevedeva una formula più flessibile, che comportava la frequenza di minori di età compresa tra i 18 mesi e i tre anni (non prevedendo i lattanti da 3 a 18 mesi, che con l’asilo nido erano garantiti) , e ancora una riduzione dell’orario con un massimo di 5 ore giornaliere per sei giorni alla settimana e l’erogazione soltanto della merenda (non del pasto caldo, invece garantito dal servizio asili nido)”.

“Per quest’anno scolastico si sarebbe potuto attivare nuovamente solo questo tipo di servizio non garantendo nulla ai minori tra i 3 e i 18 mesi, aumentando di parecchio le rette relative al servizio che sarebbero corrisposte a: tre fasce -130, 160 e 190 euro (per fascia di reddito) più 50 euro d’iscrizione senza la previsione di minori esenti, così come previsto dal Regolamento Comunale” – continua l’assessore.

(Si precisa infatti che i servizi a domanda individuale, vista la situazione di dissesto finanziario dell’ente, ai sensi dell’art.244 del T.U.E.L. , devono garantire la copertura dei costi di gestione nella misura prevista dalle norme vigenti, pari al 36% del 50% degli oneri di gestione).

“Non solo il Comune non avrebbe offerto un vero e proprio servizio di asilo nido - spiega l’assessore Puleo - a fronte di una retta esosa, si sarebbe erogato un servizio che prevedeva soltanto una merenda, e per 5 ore giornaliere ( fino alle 13) con l’assenza di qualsiasi forma di esenzione per tutti quei minori che necessitano l’integrazione in un ambiente educativo sano, quale è quello dei servizi prima infanzia. Già l’anno scorso, in quanto ente deficitario, il comune non è riuscito a coprire i costi di gestione del servizio con le rette di compartecipazione e sono in corso degli accertamenti rispetto alle “reali” somme introitate dall’Ente che permetteranno di valutare a quanto ammonta la differenza tra rette accertate e non copertura delle spese di gestione del servizio”.

L’assessore alle Politiche sociali informa inoltre che il suo assessorato è sempre disponibile al confronto e ad ascoltare i cittadini in ogni occasione per migliorare, nonostante i gravi disagi economici dell’ente, i servizi alla persona del Comune di Bagheria.

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M.M.
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