Comunicato della Confraternita del SS. Sacramento

Pubblicato il 18 marzo 2014 • Comunicati


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Siamo stati silenti ma non assenti in tutta questa triste vicenda che ha sconvolto e
continua a sconvolgere la nostra Città. Vicenda che ci ha visti travolti e risucchiati in un
agone politico che non ci riguarda, silenti perché pensavamo che gli attacchi rivolti a
screditare l’immagine di una delle Confraternite più antiche della Diocesi palermitana,
fondata nel 1852, avrebbero perso vigore data l’inconsistenza delle accuse.
La vexata quaestio riguarda l’ipotesi di convenzione tra Comune e Confraternita
SS Sacramento che consentirebbe l’uso per quarant’anni, di un certo numeri di loculi di
proprietà della stessa, da parte del Comune; e per la quale una pletora di soggetti hanno
detto la loro con affermazioni grossolane, imprecise e talvolta prive di ogni fondamento. In
ordine di apparizione sui media:
“ tutta da dimostrare la titolarità in capo alla Confraternita circa la proprietà dei
loculi …. “;
“La Confraternita SS Sacramento sembrerebbe non sia proprietaria dei loculi
oggetto di convenzione con il Comune”;
“Sequestrata al cimitero l’area oggetto di convenzione tra il comune e la
Confraternita del SS Sacramento”; ed ancora “il ricavato della vendita delle concessioni
dei loculi sarebbe stato ripartito tra la stessa Confraterita ed il Comune di Bagheria”;
“ CONVENZIONE BURLA …” poiché viene affermato con forza che la
Confraternita non è proprietaria delle aree oggetto della convenzione in quanto “ gli atti
citati” ed in particolare “l’atto pubblico del 8/01/1910 stipulato innanzi al Notaio G. Battista
Castronovo parla di altre verità, di altre Confraternite…..”; “è facile capire che la
convenzione fosse utile a trasferire soldi pubblici all’impresa affidataria dei lavori da parte
della Confraternita”.
Tutte queste affermazioni più o meno gravi e scritte addirittura nella mozione di
sfiducia presentata nei confronti del Sindaco ci hanno indotto a rompere il silenzio e
chiarire i fatti alla cittadinanza.
Circa la titolarità sulle aree e manufatti oggetto della convenzione diciamo subito
che la Confraternità ha pieno titolo di proprietà in quanto ha acquistato diverse aree a
partire dal 1902 i cui atti sono pubblici e registrati presso la Conservatoria dei registri
immobiliari di Palermo e quindi consultabili da tutti, e senza tema di smentita affermiamo e
siamo in grado di dimostrare a chicchessia che la Confraternita è proprietaria dei loculi
de quo. Abbiamo difficoltà a comprendere come ben 19 consiglieri comunali abbiano
male interpretato l’atto citato (non l’unico in nostro possesso) quando alla prima pagina, 

dello stesso atto, viene citato il Superiore della Confraternita SS Sacramento quale “parte
convenuta” ed alla terza pagina delle stesso atto viene descritto il bene oggetto di
trasferimento ovvero “appezzamento di terreno in contrada Marino interno al cimitero”.
In relazione al sequestro delle aree l’affermazione - “Sequestrata al cimitero l’area
oggetto di convenzione tra il comune e la Confraternita del SS Sacramento” – risulta
tendeziosa e capziosa perché in realtà l’area oggetto di sequestro è un’altra e cioè quella
di proprietà comunale dove si sono svolti “i fatti” tristemente venuti alla ribalta, mentre,
l’area a cui allude il proclama di Bagheria news, in realtà, è una piccola intercapedine
estesa circa 80 cm, al confine tra uno dei corpi di fabbrica di proprietà della Confraternita
ed una Cappella privata. In ogni caso la Confraternita SS Sacramento è proprietaria di n.9
corpi di fabbrica dislocati in 7 aree distinte e distanti tra loro e pertanto l’affermazione è
comunque non rispondente alla realtà.
A proposito della questione economica leggiamo che i proventi della vendita
sarebbero stati “spartiti” come se si trattasse di una sorta di donazione da parte del
Comune; ragionamento sempre capzioso: con quali risorse dovevano essere ristrutturati i
loculi? Stiamo parlando di risorse probalmente insufficienti ma comunque utili a tamponare
l’emergenza loculi nel breve termine di 18÷24 mesi (tempo stimato per impegnare 600
loculi sulla scorta dei dati sulla mortalità) consentendo all’amministrazione di portare a
termine i progetti di più ampio respiro (ampliamento, ecc.). Addirittura qualche Consigliere
comunale ha tuonato dal pulpito del consiglio comunale affermando che: “ un milione e
mezzo di euro dati ad una Confraternita, non si capisce perché” ed ancora “ come mai
questi loculi non vengono requisiti?” E’ falso che si tratti di 1,5 milioni di euro essendo
il prezzo medio di vendita di una concessione poco meno di 1000 euro e trattandosi di 600
loculi c’e’ poco altro da aggiungere. Stiamo valutando con i nostri legali se ci sono gli
estremi per ipotesi diffamatorie e lesive nei confronti della Confraternita ed eventualmente
adire alle vie legali.
Per quanto concerne l’ipotesi di requisire i loculi, come da più parti paventato,
ricordiamo che gli stessi sono totalmente occupati da salme di cittadini bagheresi defunti
tra la fine del 1800 e fino ai nostri giorni, e quindi non comprendiamo come sarebbe stata
portata avanti, dai fautori, tale iniziativa. Forse nello stesso modo che essi stessi hanno
condannato e deprecato un momento prima?

All’uopo giova ricordare l’art.12 del vigente regolamento comunale di polizia
mortuaria, approvato con delibera del Consiglio comunale n.107 del 29.11.2006: “ le
concessioni a tempo determinato …. (omissis) possono essere revocate …. (omissis).
L’errore commesso (speriamo in buona fede) è quello di considerare che le sepolture della
Confraternita siano da annoverare nella fattispecie di “concessioni” temporanee o
perpetue che siano non importa. In realtà, poiché la Confraternità del SS Sacramento ha
acquistato il suolo su cui sorgono le costruzioni funerarie prima dell’ebtrata in vigore
dell’attuale T.U. in materia sanitaria del 1934, trova applicazione la precedente disciplina
giuridica ovvero il R.D. n.448 del 25/7/1892 che prevede la categoria di cimiteri privati per i
quali può continuare l’esercizio ai sensi dell’art.82 del vigente T.U (1934). E’ quindi
secondo la normativa vigente la Confraternità ha in capo a se la facoltà “ope legis” di
esercitare il diritto di “cimitero privato”.
Abbiamo pertanto voluto rompere il “silenzio” per evitare che qualcuno potesse
ravvisare il nostro “silenzio-assenso” su tutta una serie di inesattenze, allusioni e talune
falsità che hanno screditato l’Immagine della Confraternita.

LA CONFRATERNITA
SS SACRAMENTO