Bagheria contro la violenza sulle donne: la presidente del Consiglio comunale Caterina Vigilia organizza una intera giornata dedicata al tema

Pubblicato il 21 novembre 2013 • Comunicati

Verrà anche intitolata una strada alle Donne Vittime di violenza

 

Bagheria, 21/11/2013 – Dal 17 dicembre del 1999 il 25 novembre è stata designata quale Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne dall’assemblea generale delle Nazioni Unite.

 

L’Assemblea ha invitato tutte le organizzazioni, le Ong, le Istituzioni, ad organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica, ogni anno, il 25 novembre.

 

La presidenza del Consiglio comunale, guidata da Caterina Vigilia, organizza a Bagheria un’intera giornata dedicata a questo tema coinvolgendo anche i comuni limitrofi.

 

Si parte con la marcia “In cammino contro la violenza alle donne” che partirà alle ore 10.00 di lunedì 25 novembre 2013, dal municipio centrale, percorrerà corso Umberto I, corso Butera, via Dante e viale Bagnera sino all’area antistinte il mercatino rionale, la cui via di accesso sarà intitolata alle “Donne vittime di violenza” su proposta della presidente Vigilia. La marcia, cui parteciperanno delegazioni delle scuole bagheresi è aperta tutti i cittadini che desiderino far sentire la loro voce contro la violenza sulle donne.

 

manifestoNel pomeriggio, a partire dalle ore 18.00, a villa Butera Branciforti, nella sala Borremas, si svolgerà un convegno – evento dal titolo "Bagheria per una cultura condivisa del rispetto contro la violenza sulle donne" che vedrà tra gli ospiti, oltre alla presidente del Consiglio comunale che introdurrà e coordinerà il convegno, il sindaco di Bagheria, Vincenzo Lo Meo, la presidente della Commissione consiliare Cultura, Maria Grazia Lo Cascio per i saluti istituzionali e come relatori: l’artista Elisa Martorana, che presenterà il suo progetto artistico “Woman for Woman”, la dirigente scolastica del Circolo didattico Cirrincione nonché coordinatrice della rete scolastica Babelgherib, Vittoria Casa che relazionerà sul ruolo della scuola, il vice direttore della Casa dei Giovani, Biagio Sciortino, la psicologa responsabile di un Centro Anti Violenza, Stefania Russello, che illustreranno il progetto Maddalena: una risposta alla tratta umana, l’avvocato Francesco Paolo Maurigi che ci introdurrà nella legge sul femminicidio e ci illustrerà le recenti novità normative riguardo il reato di stalking, l’avvocato Elvira La Rosa che spiegherà la relazione tra la violenza contro le donne e l’indipendenza economica mentre le strategie di contrasto alla violenza di genere e l’esperienza di “Casa Donne Nuove” saranno il tema della psicologa Tiziana Tobia e come anche Bagheria non sia del tutto immune da questo male ci verrà raccontato dal nuovo dirigente della Polizia di Stato del Commissariato di Bagheria, Francesco Fucarini. Infine assisteremo anche al racconto della testimonianza di Glory, vittima di violenza.

 

Gli interventi si alterneranno con performance musicali e recitative Dario Spatafora (voce e recitazione) con Chiara Spica (chitarra) ci proporranno “La donna: Poesia e musica” e l’attrice Noemi Sanfilippo ci proporrà la “Storia di donna violata”.

 

All’evento parteciperanno anche i presidenti dei Consigli comunale di: Ficarazzi, Sergio Cuccio, Casteldaccia, Maria Ingenio, Santa Flavia Antonino Mangione, Altavilla Milicia, Carmela Lombardo Baucina, Clara Lo Cascio.

 

“La nostra azione contro quello che sembra un male incurabile ed inarrestabile, la violenza alle donne, deve essere costante; informare ed organizzare eventi, come quello che stiamo proponendo per il prossimo 25 novembre, testimonia questo nostro impegno – dichiara la presidente del Consiglio comunale, Caterina Vigilia, i dati sono allarmanti e sembra che il fenomeno, nonostante apposite leggi, sia in crescita per la crisi economica ma non solo per quella. Il mio pensiero, in questo momento, va ai recenti fatti di cronaca: le tante donne immigrate, le vittime degli sbarchi, che sono state doppiamente vittime per il destino che le è stato riservato nei loro paesi, perché violentate, perché morte in terre straniere. Dobbiamo fermare tutta questa violenza contro le nostre donne, le nostre mamme, le nostre sorelle, le nostre figlie. Non possiamo più permettere tutto questo odio di genere, così non siamo neanche simili alle bestie, quelle uccidono senza distinzione di sesso ed esclusivamente per difendersi”.