Al cinema Capitol l'evento: "Una città da cinema".

Pubblicato il 25 marzo 2024 • Comunicati , Cultura , News dalla Città , Spettacolo

Riceviamo e pubblichiamo:

Il valore aggiunto della diversità, un iter che propone l’importanza della rete e del cinema come cura per le neuro divergenze, apre nuovamente i battenti, questa volta al Cinema Capitol di Bagheria, dove un elegante catering d’accoglienza ha accolto gli ospiti tra gli effluvi di colline ventilate e note di magia, grazie agli sponsor prestigiosi e sempre presenti nelle iniziative di ARIA Art Refuge International Accomplices, Officina del Gusto, Tenute Coffaro e Le Coccole. In un’atmosfera di grande giovialità, creata dalla sommelier Anna Maria Pellitteri, la cantante e fonico Grace Provenza, Nino Ficano e la Dott.ssa Antonella Buttitta, gli ospiti sono stati invitati a prendere posto per dare inizio ad un tavolo tecnico che ha visto d’accordo ben quattro territori, Bagheria, Carini, Monreale e Palermo, uniti nella discussione sollevata dal teaser “Laide” ambizioso progetto di un film denuncia che narra le vicende di Mattia, un fanciullo di 16 anni affetto da disforia di genere. L’adolescente vuole diventare bella come Laide, una bimba iccarina, rapita, portata in Grecia e costretta a divenire la più celebre etera della storia, infine crudelmente uccisa da un gruppo di donne invidiose della sua bellezza. Il film tocca per analogie mondiali argomenti che spostano l’attenzione dall’isolamento di fanciulli considerati reietti, ad istituzioni a volte assenti o poco efficaci nell’attuare strategie di comunicazione interculturale positiva. Per questa ragione spesso i ragazzi formulano le regole da soli e finiscono per cadere in trappole mortali. Quella di Mattia, sarà una religione neopagana, la Wicca. Il tavolo tecnico viene aperto dalla Progettista Europea Caterina Giordano, la quale, parlando dell’importanza della rete rispetto alla lungimiranza dei quattro comuni interessati, chiede alla Dott.ssa Giuseppina Chiello Assessore alla Comunicazione e Spettacolo che ha fortemente voluto questo protocollo di rete, se il cinema possa anche assurgere a volano o propulsore di sviluppo del territorio divenendo marketing territoriale, turismo relazionale integrato e strumento di denuncia sociale ma anche cosa l’abbia incuriosita di questa regista indipendente e quali potrebbero essere gli strumenti e le strategie che un territorio come Bagheria può mettere in campo per supportare una opera che parlerà al mondo.

“Accettiamo questa sfida siamo a fianco della vostra associazione per progetti che vengono portati avanti con tematiche di questo tipo in cui credo fortemente e per cui mi batto insieme a tutta l’amministrazione. I personalismi non funzionano per questo abbiamo formalizzato questo protocollo di rete e il Comune di Bagheria è già partner del vostro progetto, il Sindaco ha risposto personalmente e speriamo che il Comune possa partecipare attivamente con tutti gli strumenti che possiamo trovare insieme, il PNRR ad esempio, con i suoi bandi sulla comunicazione, arte e spettacolo. Bisogna promuovere l’arte in ogni sua forma, perché l’arte unisce sempre”.

Dello stesso parere è stata il Consigliere Comunale Antonella Insinga, venuta a portare i saluti del Sindaco Filippo Tripoli, dispiaciuto di non essere potuto intervenire ma pronto ad accogliere con entusiasmo questo progetto di film e le varie discussioni di taglio pedagogico e sociale legate ad ARIA. La Progettista Giordano ha lamentato la difficoltà nel territorio a trovare le realtà giuste per fare rete:.

“Lavorare insieme non dev’essere considerato sminuente ma valore aggiunto! Il minimo comune denominatore può essere l’ARTE, quello che da anni fa e continua a fare ARIA con le innumerevoli attività che ha sviluppato, con il suo Presidente ”

La mission dell’associazione culturale ARIA emerge chiaramente nell’intervento del Presidente Nicol Prestana ossia capire insieme alla Sicilia come e se è possibile creare sviluppo, marketing territoriale, denunciare allarmi sociali, per proporre possibili soluzioni attraverso il confronto, il dialogo; mettere in rete territori ponendo come minimo comune denominatore il cinema inteso come valorizzazione della diversità e quindi di una terra sincretica al punto da essere diversa da tutte le altre.

“L’Associazione Aria è nata per favorire l’interscambio delle arti tra i popoli della comunità europea e internazionale, sensibilizzare le comunità attraverso strumenti di denuncia come il cinema e il teatro, che possano unire innovazione e tradizione apporto umano e tecnologico nelle diverse forme d’arte per superare accesi etnocentrismi in favore di sincretismo e comunicazione interculturale positiva.”

Continua ringraziando MAD 7 società di produzione e post produzione per RAI e Giovanni Madonna al fianco di ARIA in questo progetto; il partner internazionale Carinesi Nord America Carini IOD con il suo Presidente Natale Amato, il Vice Presidente Federico Davì e il Responsabile dei progetti culturali, ricercatore Vito Badalamenti. Quest’ultimo ha confezionato un video in cui si rivolge alla regista, Santa Di Natale, elogiandone il talento per la quale è stata premiata negli Stati Uniti:

“Quando si lavora con una persona come te i successi intellettuali stimolano la passione e l’entusiasmo degli altri”

Infine spazio alle immagini cinematografiche egregiamente introdotte dall’Avvocato Giorgio Mazza, il quale come un bisturi entra nelle sinossi estrapolandone i lati più crudi, ma scandagliando gli abissi umani con lievità pittorica. Introduce la regista Santa Di Natale, da tutti conosciuta come Sandy:

“Chi è Sandy Di Natale, una performer completa che passa dal jazz al rock all’etno folck con una leggiadria disarmante, ma col cuntu, che è una tradizione di famiglia, ritrova sé stessa in un DNA irreversibilmente siciliano”.

Le immagini crude e sconvolgenti di “Laide” lasciano emergere una Sicilia maestosa ed imponente, affascinante ed esoterica che favorisce la domanda provocatoria del critico letterario Paola Mazza alla regista, a suo agio nell’elegante talk show voluto dalla Dott.ssa Mazza:

“Lei affronta il paranormale, come pensa di trovare spunti interessanti in argomento tanto usato e abusato”

“Non servono spunti originali nell’agghiacciante scenario della cronaca attuale, nulla è più vero della verità! Laide affronta l’empirico non testabile. la disforia di genere, il bullismo, l’adescamento in rete di fanciulli considerati reietti.”

Il dibattito tra il critico e la regista è coinvolgente, provocatorio, a tratti una sfida. Si affronta il cinema come cura per le neuro divergenze in merito al corto l’Erede, tratto dall’omonimo libro della Dott.ssa Daniela Di Benedetto, che si dice fieramente asperger e che nel suo libro tratta l’ossessione verghiana di un uomo per la sua terra, la ciclicità di una Sicilia senza tempo. L’erede, girato interamente a Bagheria, ha incantato la platea per la maestosità dei paesaggi narrati con lievità pittorica dalla regista e dal Direttore della Fotografia Salvo Cici, parteciperà al Cefalù Film Festival.

L’ultima domanda del critico letterario è rivolta a un piccolo attore molto speciale che della sua neuro divergenza ha fatto un tratto distintivo di forza, intelligenza e passione per il Cinema, Francesco Scianna:

In un video improvvisato hai raccontato una storia interessante, la terra è malata, hai una ricetta per curare il pianeta

Beh non ho una ricetta ma penso che tutti dovrebbero rispettare il pianeta. Ad esempio se lo facesse solo l’Italia e tutti gli altri paesi no, il pianeta si ammalerebbe lo stesso.

La risposta del giovane talento Francesco Scianna, viene accolta con un applauso commosso della platea che ha apprezzato la mission di ARIA, l’opera della regista indipendente Santa Di Natale che nella sua biografia dice:

“Santa significa diversa!...” Il valore aggiunto della diversità” si chiama arte.