L’amministrazione comunale incontra i dipendenti: confronto serrato ma proficuo

Pubblicato il 27 novembre 2014 • Comunicati

Un confronto chiarificatore quello di ieri all’assemblea con il personale voluta dal sindaco di Bagheria Patrizio Cinque cui ha partecipato l’assessore alla Risorse Umane Maria Laura Maggiore.

La necessità di ascoltare l’amministrazione comunale e di fare chiarezza nasceva dal basso, dal personale, che l’amministrazione volentieri ha voluto incontrare perché condivideva l’esigenza di zittire voci di corridoio e false notizie relative a licenziamenti, mobilità e tutto quanto scaturisce dalla situazione di dissesto economico cui versa l’ente.

[caption id="attachment_11996" align="alignright" width="300"]Il personale comunale Il personale comunale[/caption]

A prendere la parola per primo il sindaco che categoricamente ha specificato: “Partiamo da un presupposto di base, che dovrebbe già bastarvi: nessun dipendente comunale perderà il posto di lavoro, ma altrettanto chiaramente devo dirvi: il comune di Bagheria è un comune fallito e mi sembra che non ci sia, da parte di alcuni dipendenti, la percezione che qua siamo in dissesto, falliti. E quando un’azienda fallisce – continua il sindaco - ci sono sacrifici da fare, tutti indistintamente”.

“Non entro nel merito delle scelte fatte dalle amministrazioni precedenti – dice il primo cittadino - è sotto gli occhi di tutti la situazione in cui versiamo, ed è per questo che vi chiediamo dei sacrifici e di comprendere la situazione”.

Cinque è entrato nel merito delle ultime due delibere di Giunta (delibera 55 e 56 del 24 novembre 2014) che riguardano la ricognizione delle eccedenze di personale e la costituzione di una Maxi Struttura dell’ente spiegandole nel dettaglio e riferendo le risposte ai diktat che sono venuti dal Ministero nelle recenti visite a Roma.

“In questa macchina comunale c’è una disfunzione, ci è stato detto chiaramente: ci sono troppe figure in categoria A e B part-time – riferisce il sindaco – non entro nel merito di comune una politica clientelare abbia ingrossato queste due categorie, ma oggi questo è uno stato di fatto cui devo cercare soluzioni che mi permettano da un lato di uscire dal dissesto e dall’altro di garantire i posti di lavoro”.

“Questa macchina amministrativa vuole cambiare rotta, vuole risparmiare e per questo stiamo facendo scelte epocali per Bagheria”.

Il sindaco poi spiega che procedendo con la ricognizione delle eccedenze del personale si è preso atto che tutti i servizi a domanda individuale erano in perdita e che, come detta la norma il loro costo deve almeno essere coperto per una percentuale pari al 36%, “perché – spiega Cinque – se non rispettiamo i criteri siamo soggetti ad una sanzione prevista dal TUEL (decreto legislativo 267/2000) che in percentuale ammonterebbe a circa 100 mila euro”.

[caption id="attachment_11997" align="alignleft" width="300"]Il personale comunale Il personale comunale[/caption]

Al contempo riteniamo che tali servizi siano indispensabili per la città, l’asilo nido per esempio così come il museo Guttuso, che vogliamo mantenere senza gravare sulla contabilità dell’ente”.

“L’unica via dunque è ricollocare il personale in altri servizi, internalizzare servizi che diamo all’esterno, vedi il servizio igienico-personale ai disabili che ci costa circa 400 mila euro all’anno” spiega il sindaco “questa è la via da perseguire per non far perdere posti al personale comunale”.

Come indicato nelle delibere i dipendenti non sono stati dichiarati esuberi ma solo 'eccedenze', dunque non si parla di liste di mobilità.

Sono eccedente esattamente 15 dipendenti di fascia A e 32 di fascia B, part-time, che riqualificati e formati svolgeranno servizi che attualmente vengono dati all'esterno come appunto l’assistenza e trasporto ai disabili e la raccolta dei rifiuti.

“Oggi stiamo lavorando in maniera credibile per la fuoriuscita dal dissesto, a Roma la prima volta ci avevano detto che l’Ente comune di Bagheria non era credibile – spiega il sindaco – noi abbiamo realizzato un avanzo di 700 mila euro, e continueremo nell’ottica del risparmio abbassando ulteriormente la spesa, a questo è servita anche la rideterminazione della pianta organica, a questo il progetto della costituzione di un’Istituzione per i servizi culturale e le politiche sociali e di una SPA per la gestione dei rifiuti”.

Il sindaco ha poi riferito alcuni costi: per il sociale la spesa ammonta a circa 3 milioni di euro, tra le voci: 900 mila euro per i disabili, 1 milione e 50 mila euro per i minori e 130 mila euro per gli anziani, e ha illustrato l’idea della maxi struttura comunale divisa in tre direzioni e diverse UOC unità organizzativa complesse e UOS unità organizzative semplici, cui si aggiunge la costituenda istituzione, braccio operativo dell’ente e poi la Spa.

Per l’Istituzione il personale ivi mandato non perderà lo status giuridico di dipendente comunale e si inserirà una specifica clausola che nel caso in cui l’istituzione venga chiusa il dipendente tornerà in forza al comune.

La scelta della creazione di un’Istituzione si giustifica con il fatto che i suoi costi non pesano sul patto di stabilità – spiega l’assessore Maggiore – pertanto non dovremo più stare attenti a quanto entra o esce dal bilancio con il servizio asilo nido per il quale il Comune darà un contributo pari agli stipendi delle categorie di dipendenti comunali che presso l’asilo lavoreranno”.

E’ inoltre intenzione dell’amministrazione istituzionalizzare il diritto allo studio per il disabile garantendo quindi anche il servizio igienico-personale che, dice il sindaco, quale diritto sacrosanto non può essere inserito nel cono d’ombra derivante dalle oscillazioni del sistema finanziario dell’ente ed è per la costituenda Istituzione che sono previsti gli spostamenti delle 32 figure di categoria B part-time.

15 unità di categoria A part-time faranno invece parte della costituenda SPA i cui costi saranno spostati sugli introiti provenienti dalla Tari, anche qui con la precisa clausola del rientro nel comune se la SPA fallisse. “Questo personale potrebbe avere qualche ora in più rispetto a quelle che svolge in comune ma al momento non sono ancora in grado di metterlo per iscritto, è un’ intenzione” spiega Cinque che sottolinea che tale personale non dovrà necessariamente svolgere funzioni di operatore ecologico in vista anche della nascita delle isole ecologiche.

Tanti altri gli argomenti trattati: i prepensionamenti con i requisiti ante Fornero che, dopo attenta analisi, l’amministrazione non ha attivato in quanto la richiesta dei dipendenti che maturavano i requisiti e l’individuazione delle categorie ricoperte ci si è resi conto che su 15 possessori dei requisiti 13 ricoprivano posti di categorie C e D e dunque creavano un problema funzionale ai servizi dell’Ente locale, i possibili e futuri concorsi pubblici con percentuali del 50% per gli interni e 50% per i cittadini, la copertura dei posti dei dipendenti che vanno in pensione, la stabilizzazione dei contrattisti.

Tutti argomenti che sono stati introdotti dal sindaco e approfonditi dall’assessore Maria Laura Maggiore che ha sottolineato un concetto cui tengono i molti colleghi part-time A e B: “lo sappiamo che la vostra scelta di stabilizzazione in profili bassi nonostante voi abbiate titoli che vi potevano permettere di fare scelte altre, come i contrattisti, nasce anche dal bisogno di certezze, lo sappiamo che siete diplomati, laureati e di questo terremo conto”.

I dipendenti, dal canto loro, sebbene soddisfatti di questo confronto con l’amministrazione volto a fare chiarezza hanno fatto numerose domande.

Tra le più pressanti quella di comprendere perché risultavano in eccedenza solo le fasce A e B part-time e non anche i full-time e questo è stato chiarito dal Ministero: sono infatti queste figure che sforano la quota del 25%.

E ancora desideravano conoscere quale sarà il destino dei dipendenti che transiteranno nell’Istituzione e nella Spa, e con quali criteri saranno scelti. A questa domanda l’amministrazione accenna alla concertazione con i sindacati ma i dipendenti auspicano che si tenga conto anche di criteri meritocratici.

Diversi gli interventi: dai sindacalisti Nicola Di Salvo e Pippo Bartolone, agli impiegati come

[caption id="attachment_11994" align="alignright" width="300"]Il sindaco Cinque con l'assessore Maggiore Il sindaco Cinque con l'assessore Maggiore[/caption]

con numerose e pertinenti domande volte ad approfondire la rivoluzione che aspetta la gestione del personale e la pianta organica.

 

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