A Bagheria Premio Gus Giornalismo siciliano: l’addetto stampa dell’anno. Assegnato il premio ad Angela Abbate. Successo per il convegno di apertura

Pubblicato il 7 ottobre 2014 • Comunicati

Il 4 ottobre 2014 presso Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso,  Angela Abbate, giornalista dell’agenzia di comunicazione palermitana Feedback, è stata insignita del premio assoluto “Giornalismo siciliano: l’addetto stampa dell’anno 2014”

Il premio, organizzato dal Gruppo uffici stampa Sicilia, è stato patrocinato dal comune di Bagheria, dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia e dall’ Assostampa e sponsorizzato da Unicredit.

Abbate si è aggiudicata il premio “Imprese e organizzazioni private”, una delle tre sezioni messe a concorso. Gli altri due vincitori sono Valeria Arena, addetto stampa del policlinico “Gaetano Martino” di Messina, per la sezione Pubblica amministrazione, Sanità e Società partecipate e Marco Olivieri, addetto stampa del Centro servizi per il volontariato di Messina, per la sezione No profit.

Segnalazioni inoltre per Jerry Italia addetto stampa del Comune di Gela, Francesco Triolo (Cisl di Messina), Giuseppe Grasso (Arcidiocesi di Palermo) , per l’Ufficio stampa della Marina militare per l’operazione Mare Nostrum, e per l’ex Ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana.

La premiazione che è stata coordinata dalle giornaliste Marina Mancini, responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Bagheria e Agata Di Giorgio responsabile dell’ufficio Stampa dell’Asp di Siracusa, ha concluso un’intensa giornata di partecipazione e attività da parte dei giornalisti siciliani che si sono riuniti a parlare di temi importanti legati al ruolo dell’ufficio stampa, al rapporto tra cittadini e istituzioni e ad alcuni aspetti legati alla deontologia della professione dell’addetto stampa.

La giornata infatti si è aperta nella sala Borremans di Villa Butera Branciforti con il convegno dal titolo ”Il giornalista degli uffici stampa al servizio della trasparenza. Diritti e doveri”. I lavori sono stati coordinati da Francesco Di Parenti presidente del Gus Sicilia che ha spiegato le ragioni del premio volto a creare un momento di dibattito sugli uffici stampa, sulla difficoltà ad affermarsi sul territorio nazionale e sulla confusione che spesso viene fatta tra comunicazione ed informazione.

Dopo i saluti istituzionali affidati al vicesindaco Domenico Ventura Mastrolembo che ha manifestato la propria soddisfazione perché la città di Bagheria ha ospitato un premio così importante e ha accolto illustri rappresentanti del giornalismo siciliano, è intervenuto Alberto Cicero, segretario dell’Assostampa, che ha sottolineato come sia giusto accendere i riflettori su una questione drammatica. La legge 150 in Sicilia è disapplicata, scavalcata….”” La professionalità del giornalista doveva infatti essere garanzia per il cittadino e invece viene svilita e oltraggiata ” queste le sue parole.

Ancora Luigi Ronsisvalle vice segretario FNSI ha posto la sua riflessione sulla vicenda dei giornalisti della regione Sicilia licenziati e Vincenzo Tumminello funzionario dell’Unicredit che ha voluto prendere ad esempio la sua esperienza lavorativa e il ruolo della comunicazione svolto dall’ufficio stampa della banca presso la quale presta servizio e l’importanza della comunicazione nel settore privato

I temi del convegno sono stati illustrati da relatori di fama nazionale che hanno approfondito aspetti legati agli ufficio stampa attraverso prospettive e direzioni diverse.
Gino Falleri presidente del Gus Gruppi uffici stampa nazionali,ha trattato l’argomento “L’importanza dell’informazione pubblica. Accenni agli arcana imperii” analizzando i nuovi scenari caratterizzati da nuovi tipi di relazioni, l’utilizzo del web e della tecnologia verso i quali si muove la comunicazione istituzionale, raffrontandola con gli strumenti del passato e facendo le differenze tra ieri e oggi sui risvolti di natura politica e sociologica.
L’avvocato e giurista Adriana Laudani, una delle figure che ha redatto la legge n. 150 del 2000, ha trattato il tema “Comunicazione e informazione le norme esistono anche se spesso ignorate dalle PA. Nel suo intervento Laudani ha parlato della crisi dell’ informazione che deve essere istituzionale e non politica. Le norme di ieri e di oggi possono aiutarci a venir fuori da questa crisi. Oggi il nuovo contesto è legato a diffusione delle tecnologie nell’informazione e comunicazione che tendono a modificare il rapporto tra Stato e cittadino. Oggi il cittadino partecipa attivamente. La nuova prospettiva si legge attraverso ruoli nuovi professionali degli addetti stampa legati oltre che alla legge 150 alle altre nuove leggi che le danno maggiore chiarezza come il decreto 33 del 2013. “Le nuove leggi insomma strutturano anche diritti nuovi dei cittadini,” il diritto all’ascolto e alla conoscenza” ribadisce la Laudani.
Sergio Talamo, direttore Comunicazione e servizi al cittadino Formez PA Ministero per la Pa e la semplificazione responsabile Lineamica”ha intrattenuto gli uditori su un tema relativo al ruolo di centralità del cittadino nell’ambito nella comunicazione e della trasparenza.Ha sottolineato come sia cambiato il ruolo professionale e come la comunicazione adesso si allei a nuovi strumenti e spesso è il webmaster che raccogliendo i dati li rende accessibili e fruibili al cittadino. il cittadino ha nuove esigenze, vuole conoscere e stabilire un rapporto con gli enti per conoscere procedure e servizi che vengono resi alla città. “Per il cittadino ciò che conta è la gestione della trasparenza comunicativa a fini di gestione dei servizi”sottolinea Talamo
Lucia Russo, redattore del Quotidiano di Sicilia, ha sviluppato il tema dei comunicati stampa, della gestione e valutazione della loro fondatezza analizzando alcuni aspetti della sua esperienza giornalistica nella pratica quotidiana.
Hanno chiuso i lavori Riccardo Arena, presente dell’ordine dei Giornalisti della Regione Sicilia che si è soffermato su alcuni aspetti deontologici e sul ruolo della magistratura nella gestione della vicenda degli addetti stampa e il presidente FNSI Giovanni Rossi che ha ribadito il concetto dell’importanza degli uffici stampa nelle amministrazioni pubbliche e sulla necessità che venga riconosciuta la figura professionale con un adeguamento del contratto di lavoro.Rossi accennando alla necessità che vengano rese informazioni reali e non propagandistiche e sul mutato rapporto tra cittadini e Stato, ha sottolineato la mancata applicazione dell’art. 9 della legge 150 cioe’ la norma che definisce il profilo professionale del giornalista che lavora nell’ambito degli uffici stampa.

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