Una nuova strada intitolata a Antonino Aiello maresciallo dei carabinieri caduto in Bosnia nel 2005
Pubblicato il 17 novembre 2023 • Comune , Comunicati
Da oggi Bagheria annovera una nuova strada intitolata ad un carabiniere caduto nello svolgimento del suo lavoro. Si tratta di via Antonino Aiello maresciallo aiutante UPS caduto in Bosnia nel 2005.
Si è svolta stamani la cerimonia di intitolazione di un tratto della ex via Parisi di Bagheria al maresciallo aiutante s. U.P.S. Antonino Aiello, vittima, nel 2005, di in un tragico incidente stradale durante la missione umanitaria in Bosnia-Erzegovina, mentre con un convoglio andava a ritirare dei viveri da distribuire alla popolazione.
La strada dedicata al valoroso rappresentante delle forze dellordine, nello specifico, è la via che va dalla stazione al liceo Scientifico di Bagheria, ex via Parisi, da oggi via Antonino Aiello maresciallo A s. UPS.
All cerimonia erano presenti autorità civili e militari, fra cui Comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo il generale Luciano Magrini (già Comandante del Reggimento carabinieri Corazzieri), il Sindaco del Comune di Bagheria Filippo Maria Tripoli, il Cappellano militare dei Carabinieri don Salvatore Falzone, che ha benedetto la targa toponomastica della via Antonino Aiello, il comandante della Compagnia Carabinieri di Bagheria, il Maggiore Francesco Battaglia e il comandante della Stazione il luogotenente Vincenzo Ruggeri e ancora gli assessori Giusy Chiello, Francesco Gurrado e Giuseppe Tripoli ed il consigliere comunale Paolo Amoroso, un folto numero di Soci dell'associazione Nazionale Carabinieri di Villabate, i familiari del carabiniere, una rappresentanza di altre Forze Armate e di Forze dell'ordine e diversi studenti delle scuole cittadine, oltre alla protezione civile Magna Vis Bagheria
Il maresciallo Antonino Aiello era un carabiniere del contingente italiano in Bosnia, morì all'età di 45 anni in un incidente in Bosnia, mentre era in viaggio verso l'Italia, dove avrebbe dovuto ritirare degli aiuti umanitari da riportare in Bosnia.
Ufficio stampa