Primo torneo “Festa della Bandiera Siciliana“.
Pubblicato il 4 aprile 2023 • Comune , Comunicati , Sport
Si è svolto ieri, lunedì 3 aprile, presso il palazzetto dello Sport Carlo Alberto Dalla Chiesa di Bagheria il primo torneo di pallavolo“Festa della Bandiera Siciliana“. La manifestazione è stata organizzata dall'assessorato allo Sport guidato da Massimo Cirano con il patrocinio dell'Assemblea Regionale Siciliana in occasione del 741º anniversario della nascita della bandiera siciliana, 3 aprile 1282, per promuovere l'identità siciliana. Il torneo ha coinvolto tutte le scuole medie di Bagheria che hanno partecipato con entusiasmo. I ragazzi hanno disputato incontri preliminari e finali sia maschili che femminili con la proclamazione finale di due squadre vincitrici per categoria. Per la categoria maschile al primo posto si è classificata la scuola media G.Carducci mentre al secondo posto la scuola C.Scianna. Per la categoria femminile primo posto per la C. Scianna e secondo posto per la scuola I.Buttitta.
Le squadre vincitrici sono state premiate dal sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli e dal sindaco “dei piccoli“ Ignazio Maggiore, mentre tutte le scuola hanno ricevuto una bandiera siciliana ed una targa ricordo dell'evento consegnate dall'assessore Cirano e dal presidente del Movimento Siciliano di Azione Giovanni Montedoro.Prima della premiazione è stato letto il seguente testo sulla storia della nascita della bandiera Siciliana scritto da Giovanni Montedoro:
Il 3 Aprile 1282 Nacque, quella che ricordiamo ai giorni nostri, come la bandiera (di diretta origine popolare) più antica al mondo – la Bandiera Siciliana.La bandiera è stata issata in occasione della Rivoluzione del Vespro e da allora fu adottata da tutti i siciliani come loro simbolo di unità e libertà.Il simbolo raffigura una figura mitologica. Medusa. Le tre gambe rappresentano i tre promontori della Sicilia - capo Peloro (o punta del Faro a Messina), capo Passero (a sud di Siracusa) e capo Lilibeo (o capo Boeo a Marsala). Il nome Triscele proviene da un termine greco “triskeles”, che si ricollega al significato geografico: treis (tre) e akra (promontori): da cui anche nel latino triquetra ( altro nome della Sicilia "a tre vertici"). Le ali ai lati della testa di medusa, servono ad indicare l’eterno scorrere del tempo in un’epoca in cui, in assenza di orologio, il battito delle ali era simbolico dello scorrere del tempo. La Triscele ha sempre rappresentato la Sicilia nei suoi momenti più significativi, soprattutto quando c’è stato bisogno di affermare la nostra identità. Esattamente 741 anni fa, come oggi, il simbolo fu scelto all’unanimità dalla “Comunità Siciliana” per ribadire la propria indipendenza dalla dominazione Angioina. A questa confederazione si associarono, poco dopo, tutte le altre città della Sicilia ed anche la parola d’ordine adottata dai rivoltosi del Vespro, passò alla storia: “ AN.TU.DO “.
Una parola d’ordine derivata dalla esortazione latina ANimus TUus DOminus (che tradotto è un imperativo che vuol dire “che il coraggio sia il tuo signore). In quelle gloriose giornate delle rivolta del Vespro, regnava Ruggero II re di Sicilia (colui al quale dobbiamo il merito di aver fatto nascere in Sicilia, quello che è anch’esso, il primo parlamento al mondo 1230 ).La bandiera siciliana che oggi festeggiamo è stata adottata, ufficialmente, dalla Regione Siciliana con la legge regionale n. 1 del 4 gennaio 2000.
Ufficio stampa.