Vite in cambio di Santino Gallorini
Ultima modifica 24 maggio 2022
Vite in cambio di Santino Gallorini
E’ La storia del partigiano bagherese Gianni Mineo che il 29 giugno del 1944, insieme ad un amico, Giuseppe Rosadi, salvarono la vita a 209 civili di Arezzo, dalla fucilazione dei nazisti.Giugno 1944. Il rapimento del colonnello von Gablenz, da parte di un’autonoma formazione partigiana slava, provoca il rastrellamento tedesco di centinaia di civili, rinchiusi nella chiesa della Chiassa (Arezzo) e minacciati di fucilazione, se entro 48 ore l’alto ufficiale non verrà riconsegnato.
Il tempo trascorre velocemente, tra la disperazione degli ostaggi, dei loro familiari e l’impotenza del Comando partigiano italiano. Quando tutto sta per concludersi, il giovane partigiano bagherese, Gianni Mineo, riaccende la speranza ponendosi come mediatore tra i tedeschi e gli slavi.
Con estremo coraggio, Mineo riesce a far liberare il colonnello e, con l’aiuto di un altro partigiano, Giuseppe Rosadi, a riportarlo appena in tempo, salvando dalla strage la popolazione e i paesi della zona dalla distruzione.
Un’appassionata ricerca, su differenti fonti, porta ad un’incredibile scoperta: il partigiano Gianni Mineo era un infiltrato tra i “repubblichini” di Arezzo. In questa veste, fu protagonista di molteplici azioni, riuscendo a salvare tante vite…
Editore C&P Adver Effigi – Università di Siena – Anno 2014 – Pagine 208