La Bagheria del primo Novecento nei Giornali dell’epoca di Antonino Russo
Ultima modifica 24 maggio 2022
La Bagheria del primo Novecento nei Giornali dell’epoca di Antonino Russo
L’opera è una vivissima testimonianza di fedeltà alla cultura, alle vicende e ai personaggi che hanno segnato i destini o che, comunque, hanno lasciato il segno nel proprio paese, frutto di un’incessante e ininterrotta raccolta di dati. Infatti, nel testo sono ricordati e illustrati scientificamente i giornali che nel tempo hanno accompagnato le attività culturali, artistiche e politiche di Bagheria. Fra questi:
del 1904«L’Alba Soluntina», fondato e diretto da Gioacchino Guttuso Fasulo;
del 1906 «L’Eco», diretto da Salvatore Scaduto.
del 1908 é «L’Era Nuova», fondato e diretto dall’avv. Francesco Scaduto.
degli anni venti è «La Domenica di Bagheria» che, sotto la testata, riportava un pensiero di Victor Hugo: “Meglio un paese senza governo che un paese senza giornali”.
del 1921, «La povera gente», diretto dall’avv. Salvatore Paladino, fondato con il proposito di “creare un ambiente nel quale possano liberamente svilupparsi varie correnti di pensiero”.
del 1929 il giornale «Noi e Bagheria», , diretto dall’avv. Salvatore Paladino, dedicato ai poeti, pittori, e scultori bagheresi e si propone il lirico ritratto che il direttore dedica al poeta Giacomo Giardina.
Sono menzionati anche numeri unici di giornali ciclostilati come:
del 1931-32 «Il pappagallo», «d’Artagnan», «Momus» e «Bagheria d’oggi»,
del 1934 «Centennale bagarese» – in ricorrenza del Primo centennale della elevazione di Bagheria a Comune.
del 1937 «La Centrale» a cura di Vittorio D’Alessandro in occasione della seconda venuta di Filippo Tommaso Marinetti a Bagheria;
del 1947 «La Rivoluzione»;
del 1953 il «Corriere di Bagheria».
Fino ad arrivare ai settimanali «Vita di casa nostra» del 1958, «Il popolare» del 1959 e «Ascesa».
edita dall’ISSPE, Palermo, 2015 – Pagine 127