Arco Azzurro
Ultima modifica 26 maggio 2022
Arco Azzurro
Confiscato alla mafia, l’Arco Azzurro del litorale di Aspra viene riconosciuto bene ambientale. Una finestra sul mare che si apre dalla costa di Santa Flavia a quella di Aspra, passando per Capo Mongerbino. L’Arco Azzurro, monumento roccioso della frazione marinara di Bagheria (Pa), è stato riconosciuto bene ambientale.
L’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’ha infatti inserito tra i siti geologici di maggiore interesse a livello nazionale.
Acquistato dal comune bagherese, dopo la confisca alla mafia, il ponte naturale è stato riqualificato con tecniche ed interventi a bassissimo impatto ambientale per preservare l’ecosistema del luogo.
I lavori, ultimati il 30 aprile del 2010, grazie ad un finanziamento concesso dall’assessorato regionale Territorio e Ambiente, hanno riportato l’opera al suo vecchio splendore.
Simbolo per intere generazioni di innamorati, l’Arco Azzurro viene anche conosciuto come “l’Arco dei Baci”. Negli anni ’80, la nota azienda di baci di cioccolata ha scelto – come sfondo per uno dei suoi spot – i due cigni di roccia sospesi tra cielo e mare.
Sono dovuti trascorrere quasi trenta anni per riportare alla luce questo esempio di bellezza naturale!
Era il 30 maggio del 1983, quando uno dei boss di Ciaculli, Nicola Prestifilippo, faceva erigere uno scheletro di cemento che avrebbe deturpato il paesaggio per decenni.
Solo dopo varie peripezie burocratiche e l’intervento di amministratori e tecnici esperti, l’ecomostro è stato abbattuto, riqualificando l’arco roccioso ed il panorama circostante.
Uno scorcio di costa di straordinaria che, per il momento, può essere raggiunto ed ammirato solo via mare.
Arco Azzurro
L’accesso via terra aspetta ancora di essere regolamentato da procedure che ne specifichino il libero passaggio e la semplice fruizione a chiunque voglia conoscere questo tesoro naturale.
Un privilegio finora appannaggio dei proprietari delle ville limitrofe. Una possibilità che ci si auspica possa essere estesa a curiosi, turisti, visitatori, abitanti del posto al più presto.
Un patrimonio che merita di essere valorizzato e conosciuto da tutti.