PNRR, Politiche Sociali e piano di rinnovo della sanità: Palazzo Busetta proposto come Casa di comunità. Nasce un coordinamento distrettuale tra amministrazione e Terzo Settore

Pubblicato il 23 febbraio 2022 • Comunicati

Rappresentanti dell'associazionismo, responsabili sindacali, mondo ecclesiastico con la caritas cittadina e numerosi referenti del Terzo settore hanno partecipato ieri, all'incontro organizzato dall'amministrazione comunale sul piano sanitario territoriale e le occasioni offerte dal PNRR in relazione al distretto socio sanitario 39.
L'interesse prioritario dell'incontro si è focalizzato sulla possibilità di realizzare per i territori del distretto case di comunità o ospedali di comunità, così come il sindaco Filippo Maria Tripoli ha sottolineato all'inizio dell'incontro in relazione alla programmazione del piano di rinnovo della sanità presentato dalla Regione Siciliana lo scorso 3 febbraio. Piano presentato dall'
assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ha annunciato in commissione Salute che i fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per la sanità della Regione Sicilia saranno utilizzati per 39 ospedali di comunità, 146 case della comunità hub (CdC) e 49 centrali operative territoriali (COT). E seppure per il distretto 39 non siano, al momento, previse tali strutture, in un piano che è ancora da definire perché si sarebbe delegato poi alle Asp di fornire i dettagli, Bagheria ed i sindaci del distretto, di concerto con la direzione dell'ASP, hanno ragionato su una possibile sede per una casa di comunità.
Tale struttura sanitaria potrebbe essere allocata a palazzo Busetta, dice il sindaco, che spiega che la Regione, nel suo piano, aveva preso in considerazione solo immobili di proprietà regionale, senza una interlocuzione approfondita con le ASP.
«L'amministrazione comunale si è confrontata con l'assessore Razza, con la direzione e gli uffici programmazione dell'Asp» - spiega il primo cittadino nel corso del partecipato incontro - «ed era stato confermato che Bagheria era stata esclusa proprio per la mancanza di proprietà regionali sul territorio». 
Entro il 21 febbraio  si doveva presentare all'assessorato regionale il piano di investimenti su tutto il territorio. Il termine ultimo che la Regione ha per consegnare tutto il piano al ministero, e dunque di proporre modifiche al progetto che ridisegnerà la sanità siciliana,  è il prossimo 28 febbraio.
«Non essendoci i tempi per una manifestazione di avviso pubblico per la ricerca di tali locali» - spiega Tripoli - «abbiamo mostrato agli ingegneri di Asp alcune strutture di proprietà comunale: una vecchia struttura che c'è a Consona ex opera Pia, così come l'immobile Eucaliptus, che potevano andar bene dal punto di vita geografico ma le risorse economiche per l'adeguamento messe a disposizione dall'assessorato non erano bastevoli per tali strutture». 
Per questo motivo nasce la proposta dell'edificio di palazzo Busetta dove attualmente ha sede l'assessorato alle Politiche sociali, l'ex tribunale, al fine di non perdere l'opportunità di poter avere accesso ai fondi del PNRR per realizzare una casa di comunità.
Opportunità confermata dall'assessorato regionale quella di poter realizzare una casa di comunità a Bagheria.
A questa possibilità resta da aggiungere quella, mai esclusa, della realizzazione della Casa della Salute con il finanziamento di oltre 11 miliardi da realizzare, con ogni probabilità, presso la ex clinica "Le Magnolie". Per la clinica  è infatti giunta una offerta di vendita ad Asp da parte dell'attuale titolare, e per l'edificio si attendono le indagini geognostiche per capire se l'immobile è adeguato rispetto alle nuove norme in relazione ad una casa della salute.
L'incontro di ieri è servito dunque sia a fare chiarezza che per raccogliere idee e proposte dagli attori presenti. 
All’incontro hanno partecipato oltre al sindaco Tripoli anche l'assessore alle Politiche Socio-sanitarie Emanuele Tornatore, gli assessori Alaimo, Cirano e Vella, i sindaci di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto e di Santa Flavia Salvatore San Filippo, il direttore del distretto socio sanitario, Gianfranco Licciardi, i rappresentanti  dell’associazione Cittadinanza attiva, della Caritas cittadina, dei Lions, del  Rotary Club, l’associazione medica di Bagheria con il presidente Vittorio Panno e il dottor Paolo Carollo, il dottor Cristoforo Di Bernardo, ed i rappresentanti dei  sindacati: Uilp, Spi Cgil, e Fnp Cisl. 
I sindaci del distretto presenti hanno brevemente illustrato anche le loro proposte: a Casteldaccia Di Giacinto propone i locali dell’ex macello, ipotesi sposata dal comune di Altavilla Milicia, mentre Santa Flavia metterebbe a disposizione un terreno confiscato alla mafia di 8.000 metri quadrati. A prendere la parola anche il direttore del distretto sanitario 39, Gianfranco Licciardi che si è detto disponibile a valutare tutte le proposte ed ha apprezzato il lavoro sinergico messo in campo dai comuni proponendo di acquisire qualcosa, in aggiunta, anche nel territorio di Trabia.
«Creare dei servizi integrativi della medicina di base con i fondi del Pnrr, è un opportunità da non perdere» ha detto Licciardi che ha tenuto a specificare cosa significhi ospedale di comunità:
una struttura intermedia tra la cura ospedaliera e le cure riabilitative e domiciliari. Ha preso poi la parola l'ingegner Tommaso Impellitteri membro dell’associazione Cittadinanza Attiva insieme a  Letizia Ferrante: «Giusto ragionare in termini distrettuali» - dice Impellitteri - «proporre un progetto x l’intero distretto ma non dimentichiamo la Casa della salute che  prevedrebbe  ben 142 posti letto».  A sottolineare come, «nonostante la poca e veloce comunicazione da parte dell'assessorato, le associazioni dei medici, Cittadinanza attiva e Comune abbiano potuto metter su un gruppo di lavoro e proporre palazzo Busetta come Casa di Comunità» è il dottor Paolo Carollo. Sottolinea come non si riescano più a soddisfare e coprire i bisogni del territorio del distretto il sindaco Sanfilippo - "non possiamo aspettare i tempi della politica regionale - ha detto.
Tra i sindacalisti è intervenuto prima Giuseppe Guarcello, responsabile delle Politiche sociali della Camera del Lavoro di Palermo che ha sottolineato come «sia fondamentale che ci sia a monte la programmazione per trovarsi preparati alla prossima scadenza, consigliando ai sindaci di mettere in atto i meccanismi di contrattazione. dopo di lui Claudio Barone della UIL pensionati Sicilia che ha parlato di schema del modello nazionale che serve a far decollare il sistema, ma che non è esente dalle problematiche quali quelle come connettere i servizi sanitari all’utente.
Per l'architetto Pino Fricano «occorre ragionare sul livello intermedio più prossimo al paziente e al cittadino, livello intermedio che può e deve essere individuato nella Casa della salute, su cui occorre starci su visto che è 20 anni che ne parliamo. Propongo a tal fine un piccolo comitato della società civile formato da medici, cittadinanza attiva e la mediazione dei Comuni». 
A portare l'annosa questione del Consultorio a Bagheria e nel distretto Rosa La Camera, che ha riconosciuto i progressi fatti per i locali ma che avrebbe sperato in una presenza fianco a fianco della politica. Letizia Ferrante di Cittadinanza Attiva si è detta soddisfatta della cooperazione ed ha chiesto di essere più incisivi per la Casa della salute e la sua importanza distrettuale. Ha ringraziato il sindaco per l'invito Armando Zanotti della Cisl FNP accompagnato dalla segretaria provinciale FNP Palermo Trapani Rosaria Aquilone, sottolineando che «il tema  sta a cuore del sindacato così come le orti dei cittadini e dei pensionati che meritano sempre più attenzione da parte della politica». Anche Salvatore Belladone dei ions di Bagheria è ritornato sul tema della Casa della salute: «è importante per tutto il distretto che venga realizzata». Il sindaco di Casteldaccia Giovanni Di Giacinto, ha invitato a sottoscrivere un documento da inviare al presidente della regione Musumeci e all’assessore Razza perché tengano in debito conto il distretto 39 che conta 100.000 abitanti e che al momento è stato penalizzato.
«L'incontro di oggi serviva proprio a questo» - chiude il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli - «tutto passa da una concertazione che non è solo politica ma anche sociale e noi sindaci non possiamo essere divisi. E' necessario  un coordinamento delle associazioni di medici, dei sindacati, dei cittadini attivi che supporti il Comune per quelle che saranno le prossime politiche socio sanitarie del territorio». 
«É un fatto importante che stia nascendo un coordinamento distrettuale tra amministrazioni comunali e rappresentanti del Terzo settore, associazioni, sindacati, forze sociali» -
dice l'assessore Emanuele Tornatore - «creare un coordinamento di tutte le forze servirà per gestire, contrllare, monitorare e accompagnare lo svolgimento del Pnrr Salute e anche salute e Socio-sanitario».  

Marina Mancini
ufficio stampa