Piano di Riequilibrio: i chiarimenti del sindaco Lo Meo

Pubblicato il 13 agosto 2013 • Comunicati

"Ancora una volta ci pare che Bagheria diventi laboratorio per una forma di politica sui generis, fatta di comunicati su comunicati, spesso di tipo personale, che cercano in tutti i modi solo di attirare l'attenzione criticando senza essere costruttivi.

 

Questa “nuova” politica agisce esclusivamente utilizzando una specie di informazione che definiamo “terrorismo informativo” che ha un fine ben individuato ed individuabile: non il bene della città ma solo la “pelle di Lo Meo”.

 

Per questo motivo, mi trovo costretto a rispondere ad una di queste note, non cado nella provocazione ma colgo l’occasione per fare chiarezza sullo stato dei fatti in relazione al Piano di Riequilibrio ed al suo iter amministrativo previsto.

 

Lo faccio, purtroppo, alla vigilia del Ferragosto, mentre molti si trovano in vacanza e subito dopo il momento tradizionalmente più importante della città,la Festadi San Giuseppe. Lo faccio perché la macchina del “terrorismo informativo” non si ferma, non va in ferie.

 

Dopo la parentesi della festa patronale siamo ritornati ai problemi della Città, problemi che mai abbiamo abbandonato anche se abbiamo voluto comunque e contro tutti tentare di organizzare una festa di successo.

 

Ma veniamo alla questione del piano di rientro: amministrativamente il percorso intrapreso è stato concordato con la Corte dei Conti e l'Assessorato regionale all'Economia che ha intrattenuto i rapporti con il Ministero degli Interni ed è normato dalla Legge.

 

Il percorso prevede che le due istituzioni competenti (Corte dei Conti e Ministero degli Interni) siano informati con l'apposita trasmissione della Delibera di Giunta n. 105 del 24 luglio 2013.

Sul piano giuridico, la possibilità di riproporre il Piano è contemplata dal DL 35/2013 che prevede la riproposizione del Piano di riequilibrio per gli Enti beneficiari delle misure in esso contenute.

 

Il comune di Bagheria avendo ottenuto 7,6 milioni di euro dal DL 35 citato, deve pertanto modificare il Piano, riformulandolo e modificandolo sia nella parte delle entrate che nella parte delle uscite.

A ciò si aggiungano le recenti decisioni della Corte Costituzionale che hanno stabilito l'inapplicabilità della L. 149/2011 che ha regolamentato la disciplina del dissesto finanziario dei Comuni. Come stabilito, l'Ente ha provveduto a comunicarela Delibera di Giunta sia alla Corte dei Conti che al Ministero degli Interni. L'iter previsto, i tempi dettati e quant'altro necessario, sono tutti chiari e spiegati nei documenti ufficiali e nelle leggi di riferimento. Un Ente Locale non può inventarsi nulla, non ci sono sfumature di grigio. Per una Pubblica Amministrazione tutto deve essere o bianco o nero. Questi sono i fatti e gli atti.

 

Ma prima di concludere, comunque, mi corre l'obbligo di fare una valutazione politica.

 

In un momento di grave crisi per il Comune di Bagheria si notano alcuni interventi di vuota speculazione politica, da parte dei “Tifosi del Dissesto” che evidentemente sconoscono o fanno finta di non conoscere le cause che lo hanno generato, ma principalmente ne ignorano gli effetti a cominciare dalle conseguenze occupazionali specie per i dipendenti assunti per effetto della stabilizzazione. Alcuni attivano la macchina del “terrorismo informativo” che a Bagheria sembra trovare il proprio habitat naturale senza pensare alle conseguenze.

 

Meno male che ai “Gufi” si contrappongono tanti cittadini che si manifestano giornalmente con contributi importanti volti ad evitare il tracollo finanziario e dunque anche una ulteriore carneficina sociale con definitiva perdita dell'identità cittadina, rappresentata dal patrimonio monumentale e culturale. Si consideri anche chi, in questi giorni, propone di mettere in vendita alcuni beni diventati patrimonio della comunità di Bagheria dopo la confisca per mafia invece di spingere l'Amministrazione a rendere maggiormente fruibili questi beni anche mettendoli meglio a reddito. Una proposta, evidentemente, strumentale che sarebbe stata sicuramente aspramente criticata se fosse nata in seno all’amministrazione stessa (la legge lo consente).

 

Che sia chiaro, anche a chi ricorda il video del2011 incui, a quel tempo, l'Amministrazione fece alcune affermazioni ed alcuni atti ben precisi; fin quando sarà possibile, questa Amministrazione tenterà in tutti i modi (possibili, accettabili e soprattutto legali e trasparenti) di evitare il dissesto e nessuno può minimamente pensare che si tratti di “accanimento terapeutico” perché non siamo affatto in “fase terminale”.

 

Con l’occasione di questo mio intervento sento comunque il desiderio di augurare un Buon Ferragosto a tutti i cittadini di Bagheria".

 

Vincenzo Lo Meo

Sindaco di Bagheria