Parità di genere e innovazione digitale se ne è discusso a villa Palagonia a Bagheria (video)

Pubblicato il 30 aprile 2025 • Comunicati

Ci vorranno ancora 134 anni per raggiungere la parità di genere a livello globale, tre in più rispetto allo scorso anno. Infatti, nonostante sia stato colmato il 68,5% del divario di genere nel mondo e tale divario si sia ridotto di 0,1 punti percentuali rispetto al 2023, l'anno in cui il gap sarà colmato è il 2158. Sono i dati, piuttosto scoraggianti, della 18^ edizione del Global Gender Gap Report del World Economic Forum che sono stati riportati  nel corso del dibattito su "Parità di Genere e Innovazione: Opportunità Digitali per un Futuro Inclusivo nell'imprenditoria e nelle Pubbliche Amministrazioni", organizzato dall'Ordine dei Consulenti del Lavoro – Consiglio Provinciale di Palermo, con il patrocinio del Comune di Bagheria e dell'Assessorato delle Attività Produttive della Regione Siciliana che si è svolto ieri, 29 aprile 2025, nella cornice di Villa Palagonia a Bagheria, organizzato con la collaborazione della consigliera comunale e consulente del lavoro Anna Sorci, evento che ha rappresentato un'importante occasione di riflessione sulle sinergie cruciali tra inclusione, trasformazione digitale e sviluppo economico sostenibile. 

La giornata si è aperta con i saluti istituzionali del presidente del Consiglio comunale Andrea Sciortino,  cui si sono susseguiti gli interventi di relatori di spicco. Antonino Alessi, presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro – Consiglio Provinciale di Palermo che ha moderato l'incontro ed ha posto l'accento sulla necessità impellente di colmare il divario di genere nel mondo del lavoro, evidenziando come la promozione dell'uguaglianza possa rappresentare un valore aggiunto per la crescita economica e la competitività delle aziende.
"Le nostre aziende devono comprendere che promuovere l'uguaglianza di genere può essere un valore aggiunto utile alla crescita economica, al miglioramento della competitività, favorendo fattivamente l'innovazione aziendale necessaria ad affrontare le sfide che ci presenta il mercato globale", ha dichiarato Alessi.
"In quanto attori del mercato del lavoro dobbiamo essere promotori di un cambiamento volto a sostenere una cultura aziendale inclusiva attraverso la formazione continua e la sensibilizzazione sui temi della parità di genere, e questo evento può essere l’ennesimo tassello concreto in questa direzione".

Giuseppina Seidita, past vice president Membership BPW International, ha offerto una prospettiva internazionale sulla questione, sottolineando l'importanza di un impegno globale per accelerare il raggiungimento della parità di genere. Facendo eco ai dati del Global Gender Gap Report del World Economic Forum, Seidita ha rimarcato l'urgenza di azioni concrete e incisive per non dover attendere fino al 2158 per una reale parità.  Paolo Stern, consulente del lavoro e presidente della Nexum stp, ha focalizzato il suo intervento sulle opportunità concrete che l'innovazione digitale può offrire per superare le disparità di genere nel mondo del lavoro. Stern ha illustrato come strumenti tecnologici e modelli di lavoro flessibile possano favorire una maggiore inclusione e consentire una migliore conciliazione tra vita privata e professionale, specialmente per le donne. Giuseppe Sanfilippo, direttore del FLAG GALP Golfo di Termini Imerese, analizzando i dati presentati, ha sottolineato come il divario di genere rappresenti una sfida globale, con l'Italia che, purtroppo, ha visto un peggioramento della sua posizione. "È fondamentale agire su più fronti, dai fattori economici a quelli educativi e sanitari, per invertire questa tendenza e promuovere una reale parità nel nostro territorio", ha affermato Sanfilippo.
Anna Sorci, consigliera comunale e consulente del lavoro, ha evidenziato il potenziale trasformativo della certificazione della parità di genere. "La certificazione della parità di genere può rappresentare un vero strumento di cambiamento, spingendo le aziende a rivedere le proprie strategie di gestione del personale e a promuovere una cultura più inclusiva", ha dichiarato Sorci. "Il cambiamento è necessario, ma, soprattutto, è conveniente. Il divario di genere non è solo un ostacolo etico ma è una perdita di talento e produttività. La vera innovazione nasce da una società inclusiva e giusta per tutti".
Intervento anche Edy Tamajo, assessore delle Attività Produttive della Regione Sicilia, che ha ribadito l'impegno della Regione nel sostenere politiche attive per la parità di genere. "La Regione Siciliana è convinta della necessità di promuovere attivamente la parità di genere in tutti gli ambiti, sia nel settore pubblico che in quello privato", ha dichiarato l'assessore Tamajo. "Riconosciamo il valore aggiunto che una maggiore inclusione e una reale uguaglianza di opportunità possono portare alla crescita economica e al benessere sociale della nostra regione. Iniziative come questo convegno sono fondamentali per sensibilizzare e stimolare azioni concrete in questa direzione".
Durante il dibattito, è stato inoltre posto l'accento  sull'importanza degli strumenti normativi esistenti a livello italiano ed europeo per promuovere la parità di genere, tra cui le Direttive UE sulla trasparenza retributiva e la Legge 162/2021 sulla certificazione della parità di genere. Un aspetto cruciale emerso è il ruolo del welfare aziendale e della conciliazione vita-lavoro come leve per favorire la parità di genere attraverso servizi di cura, permessi e asili nido aziendali. Infine, sono state evidenziate le best practices UE per l'imprenditoria femminile, come il mainstreaming della parità di genere nelle politiche e il sostegno all'innovazione e all'imprenditorialità femminile attraverso fondi europei e la Carta Europea per le PMI femminili.

L'evento, accreditato per la Formazione Continua Obbligatoria dei Consulenti del Lavoro, ha rappresentato un importante momento di confronto e di sensibilizzazione su temi di stringente attualità, evidenziando come la sinergia tra parità di genere e innovazione digitale possa effettivamente costruire un futuro più inclusivo ed equo per tutti.

Marina Mancini
ufficio stampa