Panificatori di Bagheria svelano i segreti dello Sfincione Bianco

Pubblicato il 21 dicembre 2021 • Comunicati

Riceviamo e pubblichiamo: 

Conclusa la V^ edizione dello Sfincione Fest, l’evento che si è svolto a Bagheria per celebrare e promuovere la pietanza di ricorrenza riconosciuta dalla comunità bagherese come prodotto tipico di rappresentanza.

“Lo Sfincione di Bagheria, un progetto di Comunità” è il tema su cui si sono confrontati, nella giornata conclusiva della manifestazione esperti del settore gastronomico, gli organizzatori dell’evento, operatori del comparto e i soggetti istituzionali locali e dirigenti regionali nel settore agro-alimentare. L’attività di promozione si è concretizzata all’interno dell’evento nell tour gastronomico dei panifici storici che ha visto la partecipazione dei giornalistici della stampa specializzata regionale del settore enogastronomico che hanno visitato direttamente i forni dove i maestri panificatori hanno mostrato i metodi di preparazione del tipico sfincione bianco di Bagheria.

Ecco la testimonianza dei maestri panificatori che hanno aperto i loro laboratori svelando alcuni segreti della preparazione della pietanza eletta dai bagheresi come piatto di Comunità.

Lo svolgimento dello Sfincione Fest e la creazione della Comunità Slow Food dei panificatori dello sfincione Bianco di Bagheria – sostiene Massimo Scaduto dell’Antica Forneria Scaduto – ha contribuito alla creazione di uno spirito di consapevolezza e di coscienza e unità d’intenti tra i panificatori bagheresi. Lo sfincione, all’interno della strategia condotta negli ultimi anni di concerto con Sanlorenzo Mercato, si sta affermando grazie ad un battage mediatico rilanciato in ambito nazionale e internazionale determinando una spinta al consumo da parte dell’area metropolitana palermitana e un grande interesse in ambito regionale.

“Un successo che conferma l’importanza dello sfincione – afferma Carlo Conti del Panificio Conti– a cui tutta la popolazione della Piana Bagherese è legata. Bagheria quindi non solo cultura, arte, ma anche enogastronomia, tre elementi che determinano flussi turistici di un segmento nuovo che è fortemente originale ed identitario. L’interesse dei consumatori ha prodotto un incremento delle vendite registrate dalle aziende che preparano lo sfincione bianco di Bagheria del 120 per cento circa, con volumi d’affari di assoluto valore che stanno valorizzando anche la microfiliera legata alla produzione dello sfincione.

“Risultati che sono andati oltre ogni rosea frutto- dichiara Michele Mancino del Panificio Mancino – della sinergia tra operatori privati e le istituzioni. Un forte input per la valorizzazione del prodotto è giunto nel luglio 2019 dalla costituzione della comunità Slow Food dei panificatori dello Sfincione Bianco di Bagheria che ha rafforzato la strategia di valorizzazione e di marketing dello sfincione.

Oggi i maestri panificatori della Comunità (Maurizio Valenti, Massimo Scaduto, Giampiero Pecoraro, Carlo Conti, Michele Mancino, Vita Gagliano e Giuseppe Spanò a cui si sono aggiunti Giuseppe Urso e Francesco Carollo) sono pronti ad intraprendere un percorso per il riconoscimento di un marchio identificativo che presuppone il rispetto di un disciplinare di produzione e di utilizzo dei prodotti di territorio.

Uno step importante che delinea una strategia unitaria e condivisa – chiosa Giampiero Pecoraro dell’antico Panificio Don Pietro” – che si pone a garanzia sia del produttore che del consumatore sempre più attento alla qualità del prodotto e al suo legame alla storia di un territorio e all’eticità di valori rappresentati da Slow Food.

Il lavoro svolto dall”associazione “La Piana d’Oro” congiuntamente al Comune di Bagheria e alla Condotta Slow Food di Bagheria ha determinato un deciso salto culturale e di impostazione delle strategie di marketing territoriale producendo al contempo benefici indubbi alla riconoscibilità del brand Bagheria come città del Gusto e del Cibo.

“L’affermazione dello Sfincione di Bagheria e la definizione di un percorso di tracciabilità – dichiara Daniele Vella, vice sindaco di Bagheria e Assessore alla Cultura – e del riconoscimento di un marchio di valenza europea finirà per rafforzare l’appellativo di “Bagheria: Città delle Ville e del Gusto” utile ad attrarre nuove risorse, attivando così nuovi canali di commercializzazione attraverso un prodotto tipico che è apprezzato e amato per la sua qualità ed artigianalità”.

Oggi si sta affermando la percezione in ambito regionale e nazionale di una Bagheria laboriosa, operosa con alle spalle una storia e una tradizione gastronomica che grazie alle nuove generazioni si sta rinnovando.

“Oggi il vero valore aggiunto è l’innesto sulla forte tradizione di prodotto – conclude Adalberto Catanzaro, fiduciario della Condotta Slow Food di Bagheria – di un’innovazione di processo determinato dalle dinamiche di filiera e di rete tra operatori. Il territorio del comprensorio di Bagheria può così costituire un humus culturale e imprenditoriale per attrarre operatori di settore inclini ad investire nel territorio, rafforzando la strategia del brand Bagheria Città del Gusto apportando nuovi investimenti e opportunità di sviluppo”.

Ci si è rinviati quindi alla VI^ edizione dello Sfincione Fest 2022 con l’auspicio che riporterà gli stand degli operatore in Corso Umberto, strada principale di Bagheria dove nell’ultima edizione pre-covid nel novembre 2019 si registrarono quarantamila presenze con quindici mila presenze da fuori provincia e la restante parte dell’area metropolitana di Palermo.