Un bene confiscato alla mafia potrà presto diventare un polo culturale per i giovani. Approvata la delibera per la manifestazione di interesse

Pubblicato il 10 dicembre 2024 • Comunicati

Con una delibera di Giunta del 9 dicembre 2024, l’amministrazione comunale ha approvato l'avviso per presentare una manifestazione di interesse per ottenere l’assegnazione di un bene confiscato alla mafia.

L'edificio, situato in via Sofocle n. 11, potrebbe essere trasformato in un polo culturale e di studio, a disposizione degli studenti universitari.

"Convertire un bene che simboleggiava l’illegalità in un luogo di cultura e studio è un segnale forte contro la mafia e un investimento concreto nel futuro dei nostri giovani" - ha dichiarato l'assessore ai Beni Confiscati, Biagio Sciortino. al tal fine vogliamo presentare la manifestazione di interesse per l’acquisizione dell'edificio confiscato non censito al N.C.E.U e costruito abusivamente".

L'immobile, immerso nel verde e in una zona tranquilla, si presta perfettamente a questa nuova destinazione. La sua riqualificazione prevede la realizzazione di aule studio, una biblioteca e spazi comuni, creando un ambiente accogliente e funzionale.

"Questa manifestazione di interesse", ha aggiunto il sindaco Filippo Maria Tripoli, "si inserisce in un percorso più ampio di volontà di recupero e valorizzazione dei beni confiscati, che l'amministrazione comunale sta portando avanti con determinazione. Vogliamo dimostrare che è possibile trasformare il dolore del passato in un futuro di speranza".

Il progetto di riqualificazione prevedrà un coinvolgimento attivo della comunità locale e delle università del territorio, per garantire che il nuovo spazio risponda alle esigenze degli studenti e diventi un punto di riferimento culturale per tutta la città.

Si tratta di un edificio, attualmente non censito al N.C.E.U. e costruito abusivamente, in via Sofocle n. 11. L'amministrazione comunale, nell’ottica di valorizzare il proprio patrimonio e di offrire nuovi servizi alla cittadinanza, su proposta dell’assessore al Contrasto delle Dipendenze Patologiche, alla Legalità, ai Beni Confiscati, al Patrimonio e Spettacolo, Biagio Sciortino ha presentato la manifestazione di interesse. L’iniziativa si inserisce in un contesto sempre più attento alla valorizzazione dei beni confiscati e al loro riutilizzo per finalità sociali. Il bene è tra quelli già trascritti al Demanio dello Stato per confisca.

"L'edificio, risalente agli anni '80, è stato costruito abusivamente all'interno del giardino storico di Villa Valguarnera, un gioiello architettonico tutelato dal 1958. Nonostante le numerose ordinanze di demolizione, l'immobile è rimasto in piedi, diventando un simbolo dell'abuso edilizio e dell'incuria. Oggi, l'impegno dell'amministrazione comunale è volto a superare questa pagina oscura della storia di Bagheria.

Sarà compito della responsabile P.O Patrimonio e Beni Confiscati, l'architetto Maria Piazza, adottare tutti gli atti gestionali consequenziali.

MM
ufficio stampa