Museo Guttuso: Le dichiarazioni del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque

Pubblicato il 26 novembre 2014 • Comunicati

 Non ci lasciamo strumentalizzare da nessuno e non diffondiamo comunicati per spostare l’attenzione dalle decisioni che prendiamo con coscienza, scrupolo e solo dopo aver valutato e visto con i nostri occhi quanto dichiariamo” inizia così la dura e risoluta risposta del sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque in merito agli attacchi ricevuti circa la TEMPORANEA chiusura del Museo Guttuso di villa Cattolica.

“Forse qualcuno ha difficoltà a comprendere l’italiano” – dice il primo cittadino – “non abbiamo mai detto che il museo chiude a tempo indeterminato, abbiamo più volte ribadito che si tratta di una chiusura, momentanea, temporanea, non so più quali sinonimi usare per farlo comprendere”.

“Le motivazioni sono chiare, le ribadisco, rivedere la gestione che deve costitutire un’economia positiva per l’Ente e non una perdita, dunque riuscire a coprire il costo del servizio a domanda individuale almeno del 36%” – spiega Cinque – “e portare avanti i previsti lavori di ristrutturazione, per donare alla città un museo nuovo, all’avanguardia, degno di potersi chiamare tale e in grado di attrarre centinaia di turisti con un’adeguata campagna informativa e non lo sparuto numero di visitatori che fin qui lo hanno visitato”.

[caption id="attachment_7867" align="alignright" width="300"]Il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque Il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque[/caption]

“Nessun’opera lascerà Bagheria, rispettiamo la volontà del maestro Renato Guttuso che le donò con una formalizzazione scritta nero su bianco e sottoscritta. Sono opere che sono custodite nel museo continueranno ad essere custodite con cura, anzi on maggior cura” – riferisce il sindaco “stiamo infatti prevedendo di utilizzare dei lavoratori Asu che non solo saranno a supporto della custodia del museo ma ne garantiranno la fruizione, pertanto il museo riaprirà dal punto di vista della fruibilità nell’immediato”.

Nelle more di questa gestione mediante i lavoratori ASU (che non pesano sulla spesa comunale) che garantiranno custodia e fruizione l’amministrazione valuterà nuove forme di gestione coinvolgendo prima la città mediante un’assemblea pubblica per sentire cosa ne pensa sul tema.

Intanto l’amministrazione comunale informa che mentre le Forze dell’ordine indagano sulla questione dei registri delle donazioni/acquizioni e catalogazioni delle opere scritti a matita, anche la stessa amministrazione non ha smesso di condurre le proprie indagini interne. “Se ci sono delle responsabilità, delle inadempienze, delle irregolarità le faremo emergere tutte, faremo chiarezza” – dice il sindaco “non è più possibile che questa città viva in questo modo.

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M.M.
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