L’assessore Puleo risponde alla interrogazione del consigliere D’Agati su S.P.R.A.R.
Pubblicato il 29 agosto 2014 • Comunicati
L’assessore alle Politiche Sociali Maria Puleo, a seguito dell’interrogazione del consigliere Biagio D’Agati in merito all’atto di rinuncia da parte dell’Amministrazione comunale ai finanziamenti ministeriali destinati ad un progetto di accoglienza a favore di immigrati con disagio mentale e psicologico (progetto denominato SPRAR), per un importo complessivo di euro 1.017.091.62 e per il triennio 2014-2016, ha scritto una nota indirizzata al presidente del Consiglio Comunale a risposta della suddetta interrogazione.
Nella nota, che in allegato viene pubblicata integralmente, l’assessore Puleo indica alcuni punti essenziali che chiariscono e specificano la motivazione di tale scelta politica da parte del sindaco e dell’intera amministrazione in merito all’argomento.
Nella nota infatti in primis l’assessore specifica che il progetto, redatto e presentato dalla precedente amministrazione, in partnership con la Cooperativa "Azione sociale" a.r.l ONLUS, è stato oggetto di attenta valutazione da parte dell’amministrazione comunale “al fine di valutarne la sua utilità sociale, ed i risvolti per la comunità bagherese.“
Nella risposta sono indicate le varie motivazioni che hanno portato alla rinuncia di tali finanziamenti tra le quali quella per cui il progetto, prima di essere presentato, non è stato approvato attraverso una delibera di Giunta in cui si stabilisce l’interesse da parte dell’Ente Locale a partecipare a quel bando specifico, ed in cui si richiede il parere contabile del Settore di riferimento nel caso di compartecipazione.
E ancora che il partner del progetto, e cioè la Cooperativa "Azione sociale", è stato scelto arbitrariamente senza alcuna manifestazione di pubblico interesse, in modo tale da consentire ad altre cooperative o associazioni di presentare la propria proposta progettuale. Ciò a garanzia della trasparenza di un Ente Pubblico.
L‘Amministrazone ha fatto anche un’analisi degli aspetti intrinseci al progetto stesso e sono emerse una serie di criticità che sono specificate dettagliatamente nel testo della risposta.
Il progetto era formulato tra l‘altro per un’utenza non presente nel nostro Comune poichè i beneficiari del progetto, costituiti da 4 donne e 4 uomini, sarebbero stati dei soggetti segnalati dallo stesso Ministero e si sarebbero dovuti inseriti nel tessuto sociale bagherese, già provato dalla profonda crisi, nonchè dallo stato dissestato dell'Ente
E ancora i presunti danni all'economia locale per la mancata realizzazione del progetto, di cui parla nell’interrogazione il consigliere D’Agati, non sono dimostrati né dimostrabili, poiché nessuno, tantomeno il Comune, poteva imporre alla cooperativa di investire le somme per i beni di consumo all’interno del nostro territorio, e nemmeno di assumere professionisti in esso residenti.
L’assessore Puleo inoltre specifica che i progetti scritti ed approvati, tradotti nella loro esecutività in servizi, devono avere come finalità prioritaria i destinatari, e non chi ci deve lavorare centralizzando le figure professionali da utilizzare piuttosto che i beneficiari.
L’assessore conclude puntualizzando soprattutto l’aspetto dell'assenza di sostenibilità del progetto. Queste le parole testuali riportate nella risposta:"In termini di progettazione la sostenibilità indica in quale misura i benefici rivolti ai destinatari delle azioni e realizzati mediante il progetto possono continuare a rinnovarsi dopo l’interruzione dell’azione di sostegno, quindi una volta esauriti i fondi. Al termine del progetto il Comune di Bagheria si sarebbe ritrovato nelle condizioni di dover garantire questi soggetti immigrati disabili psichici, senza aver alcun finanziamento proprio perchè non era previsto alcun piano di sostenibilità per il progetto stesso, affidato alla ricerca di eventuali altri fondi“.
Per conoscere i dettagli della risposta, è possibile visualizzare la nota in allegato sotto.
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