Al Blu Sea Land riflettori accesi sullo Sfincione Bianco di Bagheria

Pubblicato il 2 novembre 2021 • Comunicati

Riceviamo e pubblichiamo:

Torna il Blu Sea Land a Mazara del Vallo di presenza per la X^ edizione e torna anche lo Sfincione bianco di Bagheria, dopo il grande riscontro del 2019, presentato stavolta dal maestro panificatore Carlo Conti, vincitore quest'anno della IV^ edizione dello Sfincione Festival.

Un connubio vincente tra l'appuntamento annuale animato dall'assessorato Regionale all'Agricoltura e sviluppo Rurale e del dipartimento Pesca e incentrato sui processi di internazionalizzazaione dell'agroalimentare siciliano e lo sfincione Bianco di Bagheria, uno di prodotti di punta dell'eccellenza gastronomica siciliana.

Carlo Conti per la prima volta ha presentato il suo Sfincione Bianco, al pubblico Internazionale del  Blue Sea Land, dove ricordiamo erano presenti diverse delegazioni estere rappresentative dei paesi del Maghreb. Ad accompagnarlo nello show-cooking, Michele Balistreri giornalista eno-gastronomico, nonchè Coordinatore della Comunità Slow Food dello Sfincione Bianco di Bagheria e i ragazzi dell'Istituto Alberghiero "A. Damiani" di Marsala, coordinati dal Prof. Paolo Austero.

Un pubblico nutrito e interessato, oltre a degustare il prodotto tipico per eccellenza della comunità bagherese, ha apprezzato la narrazione della storia e dell'identità culturale dello sfincione, fortemente legata al territorio. Grande curiosità ha suscitato il processo di valorizzazione che negli ultimi anni è stato attivato per promuoverlo e che ruota intorno all'evento "Sfincione Fest". La manifestazione, quest'anno giunta alla V^ edizione, tornerà di presenza nella "Città delle Ville e del Gusto", nella consueta collocazione di fine novembre.

Carlo Conti nella presentazione delle modalità di preparazione dello sfincione e dei prodotti utilizzati, ha intercalato storie e aneddoti legati alla gloriosa storia dello sfincione bianco di Bagheria, le cui origini si fanno risalire a circa 200 anni fa. Anche se successivo a quello palermitano, creato dalle suore del convento di San Vito, ne costituisce una variante senza salsa di pomodoro.

Si caratterizza per la sua forma rotonda con il condimento o conse tipicamente a tre strati: il primo è costituito da una salsa di filetti di acciughe sciolte in olio tiepido; il secondo da uno strato di ricotta, tuma o primosale tagliato a fette e il terzo, infine, da uno strato di un impasto ottenuto con mollica fresca di pane triturata, condita con pecorino grattugiato, cipolla scalogna tagliata a rondelle già appassita con olio evo, sale, pepe, origano, il tutto impastato con olio di oliva.

Lo sfincione è molto gradito dai “palermitani” e grazie all’attività di marketing e di valorizzazione intrapresa in questi anni dall'Associazione "La Piana d'Oro", i consumi nello specifico dello Sfincione Bianco di Bagheria si sono raddoppiati, ed infatti è possibile trovarlo nei panifici di Bagheria tutto l’anno e non solo per le festività natalizie.
“Lo sfincione bianco di Bagheria – come sostiene lo scrittore e storico della gastronomia siciliana Mario Liberto – è una pietanza che merita l’appellativo di piatto “gourmet” e non più solo cibo da strada, per il valore nutritivo, per la qualità e la genuinità dei prodotti a Km O utilizzati.”

Lo sfincione diventa così un vero esemplare ambasciatore del territorio, per l’equilibrio del gusto che lo rende delizioso, unico ed impareggiabile al palato, con una forte caratterizzazione e una presentazione e un’estetica che lo accosta ad un prodotto di alta cucina. Tanto da rendere il “Bianco di Bagheria” un prodotto gastronomico maturo per la conquista di mercati di dimensione più vasta.