Bagheria ricorda l'eccidio del delitto di Giarre

Pubblicato il 5 maggio 2023 • Manifestazioni

 

Bagheria ricorda l'eccidio del delitto di Giarre, quando il 31 ottobre del 1980, nelle campagne della cittadina etnea vennero trovati morti Giorgio Agatino Giammona, 25 anni, e Antonio Galatola, detto Toni, 15 anni scomparsi da casa due settimane. Tutti li conoscevano come “i ziti” (i fidanzati) perché dichiaratamente omosessuali: entrambi sono stati uccisi da un colpo di pistola alla testa. Un duplice delitto mai chiarito che ha portato, nel 1980, alla nascita del primo circolo Arcigay in Italia. l delitto rivelò subito la sua matrice omofoba: giornalisti e telecamere che si recarono sul posto da tutta Italia per rendere nota la tragedia si scontrarono con l'omertà della gente. 

locandina giarreIl Comune di Bagheria ha deciso di dedicare una targa alla memoria di Giorgio e Tony. La targa sarà scoperta, sabato 6 maggio 2023, alle ore 10:30 nella piazzetta Verdone a Bagheria. 
Alla scopertura della targa, saranno presenti per i saluti istituzionali il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli.
Interverranno Ivan Scalfarotto, Senatore della repubblica ed attivista e Francesco Lepore giornalista de Linkiesta.it ed autore di "Il delitto di Giarre. 1980: un «caso insoluto» e le battaglie del movimento LGBT+ in Italia". A testimoniare sulla vicenda dei ragazzi di Giarre il maestro Giuseppe Di Salvo,  storico omosessuale e tra i fondatori del Fuori, per i diritti omosessuali. 
 In seguito al delitto dei due giovani, l'opinione pubblica italiana dovette riconoscere l'esistenza di un problema di discriminazione contro le persone omosessuali. Come immediata conseguenza, si costituì il primo collettivo del Fuori! della Sicilia orientale. Un mese dopo a Palermo  fu fondata l'Arcigay, la prima sezione dell'Arci dedicata alla cultura gay, che da lì a poco si diffuse in tutta Italia. Il delitto di Giarre mise di fatto il seme per la nascita del movimento omosessuale italiano contemporaneo.

M Mancini
UIfficio stampa