"Tuteliamo la nostra biodiversità: un rastrello non basta, ma può aiutare!" iniziativa del Comune, Legambiente e AMB

Pubblicato il 23 luglio 2024 • Ambiente , Comunicati

Il comune di Bagheria, con la collaborazione di Legambiente ed AMB, organizza nel pomeriggio di venerdì 26 luglio 2024 l'iniziativa: “Tuteliamo la nostra biodiversità : un rastrello non basta, ma può aiutare!”.

Alla manifestazione saranno presenti il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, l'assessore al Turismo e Verde e decoro urbano, Francesco Gurrado, l'assessore all'Igiene Urbana, Giuseppe Tripoli, l'assessora alla Pubblica Istruzione, Antonella Insinga,  il presidente di Legambiente Bagheria, Luigi Tanghetti, il presidente del Consiglio comunale, Andrea Sciortino che ha anche la delega come consigliere alle tematiche del borgo di Aspra ed il presidente di AMB Vito Matranga. 

L'iniziativa è volta alla rimozione dalla battigia della spiaggetta del Sarello delle alghe infestanti presenti, al fine di renderla fruibile per la balneazione.

I sub di Legambiente hanno prelevato alcuni campioni alla spiaggia del  Sarello di Aspra che in seguito ad analisi hanno rilevato la presenza sulla costa asprense di due specie di alghe infestanti, :“l’Asparagopsis Taxiformis" e la "Rugulopteryx Okamurae".

Oltre a creare seri problemi alla pesca con le reti, questo genere di alghe vengono “spiaggiate”, specialmente in occasione di mareggiate, rendendo difficile o impossibile la balneazione. Le alghe verranno raccolte e temporaneamente posteggiate in un angolo della spiaggia in attesa delle specifiche ARPA sul loro adeguato smaltimento.

L'amministrazione comunale invita tutti coloro che volessero partecipare a raggiungere l'area del Sarello alle ore 15.00.

MM
ufficio stampa

Aggiornamento di approfondimento

L’introduzione di specie di alghe alloctone, infestanti, rappresenta uno dei problemi principali per la conservazione della biodiversità a livello mondiale. Il Mediterraneo, purtroppo, è un mare che si presta facilmente alle invasioni, poiché ha un vasto traffico marittimo. Asparagopsis Taxiformis di cui si parla nel comunicato stampa è una macroalga rossa (Rodophyta) riconosciuta a livello mondiale come specie invasiva, originaria dell'Australia e Nuova Zelanda ha dei cespugli molto evidenti ed invasivi. Inoltre la temuta alga Rugulopteryx Okamurae, l'altra alga di cui si parla nell'articolo si sta diffondendo nelle coste della Sicilia, mettendo a rischio il delicato ecosistema marino ma anche pesca a e turismo. è una macroalga bruna proveniente dal Pacifico nordoccidentale. Mentre nel suo habitat non crea alcun danno, potrebbe avere effetti nefasti per il nostro ecosistema, come evidenziato dagli esperti. Non a caso è considerata una delle specie invasive più pericolose per il Mediterraneo sia per la biodiversità che per il potenziale impatto negativo sul turismo e sulla pesca ed è l’unica specie di macroalghe ad essere stata inserita nella lista di quelle esotiche invasive di notevole rilevanza dell’Unione europea. Negli ultimi anni sono stati condotti vari studi su questa temuta specie. Uno dei più completi, pubblicato nel 2023, ha analizzato la sua proliferazione nelle acque dei nostri mari, auspicando un intervento a livello europeoo per debellare questa minaccia.Quest’alga esotica ha la capacità di proliferare molto velocemente, crescendo anche sui paesaggi coralligeni (che rappresenta la maggior fonte di biodiversità nel Mediterraneo, insieme alle praterie di Posidonia oceanica), alterando gli habitat marini e compromettendo la sopravvivenza di specie autoctone, già in declino a causa della crisi climatica. Inoltre, la macroalga produce grandi quantità di biomassa che vengono spostate dalle correnti.