Primo week end de Le vie tesori: La villa dei mostri di Bagheria, villa Palagonia tra le mete più visitate.

Pubblicato il 20 settembre 2023 • Comunicati

Ancora una volta Bagheria si rivela una tappa tra le più visitate de Le vie dei tesori. La fondazione de Le vie dei tesori fa sapere che si sono sfiorati i dodicimila visitatori nelle prime dieci città, grandi e piccole, che partecipano all'iniziativa. Il luogo più visitato è villa Palagonia, la “villa dei mostri” di Bagheria con  511 presenze in pochissime ore di apertura e trascina la città sul podio con i suoi 1626 visitatori che si sono divisi tra palazzi nobiliari, l’Arco azzurro e il museo di Aspra. 
Il primo dei weekend del festival in cui hanno aperto le porte circa duecento tra luoghi ed esperienze - e altri si aggiungeranno nei prossimi due weekend di questa prima tranche di festival, poi si va a ottobre, dunque ha già un bilancio positivo per la Città delle ville e del gusto. 
Le Vie dei Tesori con il supporto di Unicredit come main sponsor e con la collaborazione di Poste Italiane, archivia dunque il suo primo weekend e guarda già al secondo e al terzo: si aggiungono luoghi, esperienze, spettacoli e passeggiate. 
La visita a Bagheria, dove le Vie dei Tesori ritorna per il quarto anno consecutivo, permette di entrare in palazzi inediti e sorprendenti dove il tempo si è fermato, scoprire chiese barocche con affreschi straordinari o l’ultimo pittore di “masciddara”, i lati dei carretti tradizionali, piccoli musei e collezioni di charme, esperienze che pescano dalle tavole dei monsù o negli archi degli innamorati.

<<Decisamente un buon inizio, il primo week end >> - commentano gli amministratori comunali - <<Bagheria si conferma sempre una tappa che riscuote interesse e curiosità per riconferme ma anche per nuovi luoghi ed esperienze che rendono Le vie dei tesori ancora più ricco ed interessante anche per la presenza della Città delle ville e del gusto>>.

Ricoridamo il programma di Bagheria:
La più attesa, la più bella, la più eccentrica. Apre le porte la settecentesca Villa Palagonia, nata per volere di don Ferdinando Gravina e Crujllas, anche se sarà il nipote, Francesco Ferdinando Gravina e Alliata, a decidere lavori, arredi e decorazioni che fecero guadagnare alla residenza l’appellativo di Villa dei Mostri, adornata com’è da animali fantastici, figure antropomorfe, dame e cavalieri, musicisti e caricature che sembrano balzare fuori dal tufo.

L’intero programma del festival – costruito in stretta collaborazione con il Comune di Bagheria  è molto articolato e racchiude castelletti fortificati, ville storiche, case d’artista, piccoli musei gioiello; esperienze nella natura e sortite fuori porta nel mare di Santa Flavia e Porticello. I coupon sono acquistabili sul sito web de Le vie dei tesori Bagheria - Le Vie dei Tesori, così come il  programma, le info e le schede dei siti su www.leviedeitesori.com

Dieci luoghi e altrettante esperienze da non perdere, non solo a Bagheria ma anche nei dintorni visto che si parte da quel luogo incantato che è l’Arco azzurro, e bisogna andarci anche se non si è innamorati: è stato recuperato e restituito alla comunità dopo la confisca alla mafia. Ritorna Castello San Marco, eccentrica dimora estiva dei principi di Mirto e dei conti di San Marco che vollero che l’architetto mischiasse elementi delle fortificazioni militari con altri tipici delle residenze di campagna. Ne è venuto fuori un ibrido: bastioni, feritoie, persino un ponte levatoio ancora funzionante, che intrigò persino Giuseppe Tomasi di Lampedusa che qui visse durante la guerra. Poi Palazzo Butera, gestito dal Comune, sogno pazzo (un finto castelletto di tufo di ispirazione medievale) di un nobile affranto e deluso; la dimora storica settecentesca Cirrincione-Mineo dove tre stanze – il salone delle feste, la sala da pranzo e la camera da letto padronale - sembrano uscite dal Gattopardo, ancora con gli arredi originali. Per il festival sarà allestita la collettiva Gli artisti del 25 giugno”, opere di Carlo Puleo, Salvatore Cataldo, Concetta Ducato, Silvana Lanza, Giovanni Varisco, Giga Bolone, Giovanni Frattini, Ignazio Caviglia, Vincenzo Raspante, Francesco Caruso. Un altro progetto d’arte è ospitato a Villa Cattolica e si deve alla pittrice bagherese Caterina Guttuso, presidente dell’associazione Anthemion, un viaggio nel tempo nella storica e nobile “villeggiatura”. E alla tradizione siciliana si è invece legata Pina Castronovo, artista artigiana che lavora nella sua bottega, e sta portando avanti un lavoro su legno che si ispira ai semi delle carte da gioco. Ogni simbolo ha un significato, ma in tanti sollecita ricordi: uno per ogni valigia di cartone che accompagnava i viaggi della speranza, uno per ciascun migrante che portava con sé un mazzo di carte. Ritorna il giardino settecentesco di Villa San Cataldo, ricco di fiori e piante di pregio, pini secolari e ampi viali, sedili e torri di vedetta, e una parte interna a cui si accede con una scala a chiocciola chiusa da anni, riportata alla luce dal Lions Club. Ritorna il piccolo e delizioso Museo del Giocattolo dove ci si perderà tra bambole in pannolenci, pupattole in biscuit, carrozzine in alpacca, ricordando il suo creatore Pietro Piraino scomparso pochi mesi fa; e il Museo dell’Acciuga ad Aspra ideato dai fratelli Balistreri per raccontare il mondo della pesca e della salagione. E una sorpresa arriva da un gruppo di donne ha inventato un nuovo modo di raccontare la borgata: “Portami ad Aspra” è diventato un museo en plein air costruito sui racconti dei residenti. 
LE ESPERIENZE. Oltre alla putìa dove Ignazio Buttitta iniziò a lavorare a dieci anni e dove ha composto le sue prime opere (previsto un reading di poesie), diventa un’esperienza la visita alla bottega dell’ultimo pittore di “masciddara”: Michele Ducato ha come “amici” Angelica e il paggio Medoro oppure Astolfo che cerca sulla luna il senno di Orlando, oltre a santi e cavalieri, saracini e crociati; con la sua guida si potrà dipingere un oggetto in stile. Oppure si va da U’Barunieddu che produce conserve in cui nasconde una stranissima ma sublime “crema di sfincione” e altre prelibatezze. Poi all’Oasi Blu, la casa d’artista scoperta e resa famosa proprio dalle Vie dei Tesori, una wunderkammer sorprendente tra cappelle votive, altari ai viaggiatori illustri, memorabilia raccolte da un ex ferroviere prestato all’arte. Attesa per le storiche cantine affacciate sul mare della Duca di Salaparuta, a Casteldaccia, dove si racconta una storia iniziata nel 1824 fatta di passione per le sfide e di attenzione per la natura e il territorio. Si visitano la bottaia, l’innovativa sala di degustazione e l’enoteca. Ritornano anche due esperienze tra le più gettonate dello scorso anno, che andarono quasi subito sold out: le escursioni in barca a vela nel golfo di santa Flavia, costeggiando il waterfront e arrivando al castello di Solanto; e le immersioni con la guida di un sub esperto, un vero battesimo del mare pensato solo per il festival. Si aggiungono invece, Trek&Snork ovvero si camminerà tra agrumi e  ulivi per poi raggiungere il punto dell’immersione …; e l’ultima, ma non per importanza, un’escursione guidata a Monte Catalfano, alla scoperta di crepacci, insenature e soprattutto, grotte, moltissime grotte.

MM
ufficio stampa