La giunta comunale rinuncia all’aumento delle indennità degli amministratori per la quota finanziata dal bilancio comunale
Pubblicato il 24 luglio 2024 • Comunicati
Il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, ha proposto un atto di indirizzo affinché non vengano aumentate le indennità per sé e per i membri di Giunta per la quota finanziata dal bilancio comunale.
A stabilirlo la delibera di Giunta n.214 del 24/07/2024.
Come è noto con la legge di Bilancio 2022, (commi 583-587, legge 30 dicembre 2021, n. 234). era stato previsto un aumento degli stipendi per i sindaci metropolitani e dei comuni delle regioni a statuto ordinario e per i presidenti del Consiglio comunale, è seguita la circolare dell'assessorato regionale delle Autonomie Locali della Regione siciliana (n. 28 del 17/5/2022) e la e la legge regionale 13 del 2022 che ha reso applicabili anche in Sicilia gli adeguamenti per l'aumento delle indennità degli amministratori locali.
<<L'aumento delle indennità a sindaco, giunta e presidente non è obbligatorio>> - spiega Tripoli - <<Il Comune di Bagheria deve continuare a ridurre, ove possibile, le spese di funzionamento che ingessano il bilancio comunale e preservare sempre gli equilibri di bilancio. Per questo ho deciso, di comune accordo con la Giunta, di limitare al solo contributo regionale, l'aumento delle indennità agli amministratori, in modo da non pesare sul bilancio comunale. Riteniamo che sia una scelta opportuna cercando di dare il giusto esempio.>>.
E' questo un provvedimento che prevede un contributo da parte della Regione, pari, per il Comune di Bagheria a 59.780,14 euro. Se l'amministrazione avesse scelto di applicare, come altri Comuni l'aumento completo, avrebbe pesato anche sul bilancio comunale per una somma pari a circa 200 mila euro. Ma per Bagheria così non sarà per decisione sindacale.
Disposto di limitare l'incremento delle identità al solo contributo concesso dall'assessorato regionale, si preserverà il rispetto pluriennale dell'equilibrio di bilancio e non si appesantiranno le spese correnti.
Marina Mancini
ufficio stampa