Bagheria Città che legge: presentato il volume Manifatture di seta a Palermo 1550 - 1650 del professor Antonino Morreale
Pubblicato il 25 agosto 2021 • Comunicati
Il mondo pressoché sconosciuto della manifattura della seta a Palermo tra metà Cinquecento e metà Seicento, è scandagliato nel saggio "Manifatture di seta a Palermo 1550 - 1650. Baroni e mercanti, filatori e tessitori, mastre e lavoranti" del professor Antonino Morreale, presentato a villa Butera lo scorso 21 agosto.
La presentazione rientrava tra i 13 appuntamenti previsti dall’iniziativa “Bagheria città che legge” che sensibilizza alla lettura, promossa dall’amministrazione comunale con l’organizzazione dell’assessorato alla Cultura, guidato da Daniele Vella. Alla presentazione erano presenti il Prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli e l'assessore Vella che commenta : «Cerchiamo di far risaltare ciò che di bello Bagheria ha da offrire, anche con il contributo di studiosi come il professor Nino Morreale. L'amministrazione supporta attività come queste, per poter affrontare i problemi del quotidiano con uno spirito autonomo, formato sullo studio; è un modo per offrire a tutti i cittadini la possibilità di approfondire tematiche importanti. Nel 2019 Bagheria è stata nominata Città che legge dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali».
Tra i relatori presenti, il dottor Rosario Lentini, studioso della vitivinicoltura e del commercio in Sicilia: «Il libro chiude una trilogia di ricerche di carattere storico ed economico, ricerche condotte da Morreale sullo zucchero siciliano e sul consumo e la produzione di cereali in Sicilia». Intervenuto anche il professor Francesco Benigno, della Scuola Normale Superiore di Pisa : «Nino Morreale è uno storico, oltre che amico e collega, appassionato della Sicilia. Questo studio sulla manifattura di seta presenta una Sicilia tutt'altro che statica; non è solo incentrato sulla seta del 1600 infatti mette in risalto anche l'importanza del capitale mercantile».Il libro di Morreale è una ricerca lunga e complessa, condotta su fonti documentarie inedite, in modo rigoroso e approfondito, che si sofferma con dovizia di particolari su un settore importante dell'economia del capoluogo siciliana. Supera anche una tradizionale immagine di una Sicilia feudale e arretrata; stereotipo imperante fino a pochi decenni fa, per regalarci un'idea diversa attiva commercialmente dell'Isola, e Necessarie per la stesura del saggio diverse indagini archivistiche per mettere a fuoco, di volta in volta, temi fondamentali, esplorati in contesti geografici diversi della Sicilia: l'industria della canna da zucchero delle fasce costiere; la produzione cerealicola e le masserie delle zone dell'interno. Uno studio, quello di Morreale, che mette in luce anche un profondo cambiamento - il passaggio tra medioevo ed età moderna - col comporsi di un'economia mercantile e capitalistica, di rottura con il passato feudale.
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ufficio stampa