Un delitto di quarant'anni fa.

Pubblicato il 27 ottobre 2020 • Comunicati

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 31 ottobre del 1980 due giovani, Giorgio Agatino Giammona di 25 anni e Antonio Galatola di 15 anni, scomparsi da casa due settimane prima, furono trovati morti, nelle campagne di Giarre, mano nella mano, uccisi da colpi di pistola alla testa. Tutti conoscevano i due ragazzi, che nel paese venivano chiamati<<i ziti>>. La pista del duplice omicidio tra tante controversie fu chiaramente omofoba, ed essa contribuì alla nascita della <<primavera gay siciliana>>, giacchè tanti gay siciliani manifestarono sentimenti di protesta per quanto era accaduto, complice una società che ancora stigmatizzava i comportamenti omosessuali. Ancora il 31 ottobre 2005 il sottoscritto nel pieno impegno del suo lavoro come consulente del Sindaco per la realtà omosessuale di Bagheria, pubblica il poemetto "Giarre 1980 La Caccia" annunciato da un puntuale comunicato stampa redatto dal responsabile dell'Ufficio Stampa del Comune Marina Mancini, comunicato che qui viene pubblicato con l'intero poemetto dedicato alla memoria dei due ziti di Giarre. Il Centro d'arte e cultura gay "Piero Montana", per non dimenticare la criminale violenza sui gay, nel suo 40esimo anniversario, pubblica la ristampa anastatica del componimento poetico stampato nel 2005 dall'Ufficio stampa della Città di Bagheria per conto degli allora assessorati alle Pari Opportunità, alla Cultura e alla Legalità.



Comunicato dell’ufficio stampa di Bagheria del 2005.

"La caccia. Giarre 1980" . Pubblicazione del componimento poetico di Piero Montana nel venticinquennale dei drammatici fatti di Giarre

In varie occasioni l’amministrazione comunale di Bagheria, grazie all’operato degli assessorati alle Pari Opportunità, alla Cultura e alla Legalità, ha sensibilizzato l’opinione pubblica verso una cultura delle differenze e la condanna di una mentalità omofobica, sollecitando anche le scuole che hanno il dovere di formare i giovani, perché contribuiscano a costruire un mondo rispettoso dei diritti di ciascuno.

L’Assessorato alle Pari Opportunità, guidato da Pietro Pagano, ci presenta oggi un’altra occasione per ricordare.

Il 2 Novembre di trent’anni fa, veniva assassinato all’idroscalo di Roma Pier Paolo Pasolini, nello stesso giorno, cinque anni dopo, due giovani omosessuali, furono trovati cadaveri nell’aperta campagna di Giarre.

Si trattava di una coppia di giovani amanti, che a quel tempo, a causa del forte pregiudizio omofobico, assai radicato al Sud, la gente non lasciava vivere in pace.

Alla notizia del ritrovamento dei due cadaveri la rabbia di migliaia di omosessuali siciliani esplose in rivolta, con manifestazioni di piazza pilotate dal “FUORI! NAZIONALE” (movimento di liberazione sessuale ed omosessuale federato al Partito Radicale).

Da quella rivolta dei gay siciliani, in seguito ai fatti di Giarre, nacque a Palermo la prima Arcigay Nazionale.

Nel venticinquennale di quegli avvenimenti storici per il movimento gay italiano, che videro tra i protagonisti Piero Montana, oggi consulente del Sindaco di Bagheria per la realtà omosessuale, nel voler ricordare le vittime di Giarre, ma anche per continuare un impegno, che già a novembre del 2003, ha portato all’ istituzione del registro delle unioni civili per un riconoscimento istituzionale delle coppie di fatto, l’Amministrazione comunale di Bagheria ha deciso di pubblicare il componimento poetico "La Caccia. Giarre, 1980. " scritto da Piero Montana.

“La caccia” può essere considerato l’ideale proseguimento di “Omocaust” (Settembre 2004) e conferma le doti di Montana che sceglie di cantare la storia in versi di emarginati e di sommersi. Per il 40esimo anniversario del duplice e barbaro omicidio gay.

Marina Mancini

Ufficio stampa comune di Bagheria