L'amministrazione organizza un incontro con i referenti Covid delle scuole, i pediatri e l'Asp

Pubblicato il 19 ottobre 2020 • Comunicati

Ancora una volta l'amministrazione comunale si pone come facilitatore per mettere in contatto i diversi attori che gestiscono la crisi legata al Covid.
Organizzata dall'assessorato alle Politiche sociali guidato da Emanuele Tornatore si svolgerà mercoledì 21 ottobre, alle ore 17,30 una riunione in remoto cui parteciperanno tutti i referenti Covid delle scuole Bagheresi, una referente dei pediatri della Città e il dottor Marcello Scalici responsabile del dipartimento di prevenzione dell'Asp distretto 39. 
Saranno presenti il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli e l'assessore alle Politiche Sociali Emanuele Tornatore. 

In ogni scuola c'è almeno un referente covid 19, dovrebbero essere due per ogni plesso scolastico. Si occupa di promuovere azioni di informazione al personale e alle famiglie, ricevere segnalazioni nel caso in cui risultassero contatti stretti con un caso di Covid e trasmetterle alla Asl competente, concertare una sorveglianza degli alunni con fragilità, dalle disabilità alle malattie croniche.
Si tratta di incarichi di relazione e comunicazione, di interfaccia con la Asl che a sua volta deve individuare figure che devono rapportarsi con la scuola questo per facilitare lo scambio di informazioni se, per fare un esempio, vanno effettuate analisi epidemiologiche nel caso in cui sia stato individuato un positivo a scuola. Sono figure che servono a tenere le comunicazioni con l'altro soggetto preposto al caso, non hanno competenze di tipo sanitario o para-sanitario ma di tipo comunicativo e informativo.

Intanto l'amministrazione comunale si fa carico di diffondere utili informazioni, come hanno fatto altri enti, tra i quali i  contenuti dell'ultima circolare del Ministero della Salute in tema di indicazioni per la durata ed il termine dell’isolamento e della quarantena e pubblica le FAQ sul sito del Comune. 

MM
ufficio stampa

FAQ per le famiglie sul COVID A SCUOLA
#COVID19: RISPOSTE  ALLE DOMANDE DELLE FAMIGLIE
🟦 Come posso capire se il bambino ha il Covid-19?
I sintomi del Covid-19, soprattutto nel bambino, sono molto simili ad una comune infezione respiratoria o gastrointestinale virale o batterica. E’ necessario pertanto rivolgersi al pediatra che, valutato il caso, stabilirà se è necessario o meno provvedere alla richiesta di tampone. I dati finora disponibili indicano che in genere i sintomi di COVID 19 nei bambini sono modesti. I più frequenti sono febbre, tosse o malessere generalizzato, più raramente si possono avere raffreddore, vomito o diarrea.
🟦 E’ necessario che i bambini e i ragazzi indossino le #mascherine a #scuola?
Ad oggi, le indicazioni del Ministero della Salute per la riapertura della scuola prevedono l’uso della mascherina per gli studenti dai 6 anni in poi, che può essere tolta al banco se è garantita la distanza di almeno un metro dagli altri compagni. Anche se indossare la mascherina è un’abitudine utile e da mantenere soprattutto in contesti in cui non sia possibile mantenere il distanziamento tra le persone, occorre considerare che i bambini della primaria tendono a non tollerarla e/o a indossarla ed utilizzarla in modo scorretto. E’ molto importante quindi che, indipendentemente dall’uso della mascherina, essi seguano scrupolosamente abitudini quali lavarsi o disinfettarsi frequentemente le mani, starnutire o tossire nell’incavo del gomito ed evitare di toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. In ambito scolastico, sarà anche importante evitare il più possibile occasioni di possibile contatto diretto, come la condivisione di cibo o bevande durante l’intervallo.
Invece gli adulti (docenti, personale non docente, genitori) che accedono o operano nella scuola, e gli studenti della scuola secondaria di primo e secondo grado dovrebbero indossare sempre la mascherina.

COME SONO GESTITI I FOCOLAI NELLE SCUOLE?

🟦 Bambino che si ammala a scuola
Nel caso in cui un alunno, mentre è a scuola, presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19
👉il referente scolastico per COVID-19 deve telefonare immediatamente ai genitori/tutore legale e ospitare l’alunno (facendogli indossare la mascherina chirurgica se ha più di 6 anni) in una stanza dedicata o in un’area di isolamento, in compagnia di un adulto dotato di mascherina chirurgica, fino all’arrivo del genitore/tutore legale;
👉 i genitori devono contattare il pediatra telefonicamente per la valutazione clinica del caso. Il Pediatra, in caso di sospetto Covid, richiede l’esecuzione del tampone.
👉 L’equipe infermieristica provvede all’esecuzione del tampone.

🔸 Se il tampone risulta NEGATIVO il bambino potrà essere riammesso a scuola solo quando tutti i sintomi sono regrediti, con certificazione da parte del pediatra.

🔹Se il tampone è POSITIVO il Dipartimento si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti, tra cui l’isolamento del bambino e dei contatti stretti al domicilio. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi) e la conferma di avvenuta guarigione. Il bambino positivo asintomatico farà 10 giorni di isolamento + tampone molecolare unico alla fine.
Il positivo sintomatico farà almeno 10 giorni di isolamento dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi + tampone molecolare unico alla fine. Se un soggetto è positivo asintomatico e non si negativizza dopo 21 giorni con riscontro di positività effettuato al 10° e 17° giorno, se il soggetto persiste nell’essere asintomatico, l’isolamento si interrompe comunque al 21° giorno.

🟦 BAMBINO CHE FREQUENTA LA SCUOLA E SI AMMALA A CASA
Nel caso in cui un alunno presenti un aumento della temperatura corporea al di sopra di 37,5°C o un sintomo compatibile con COVID-19, presso il proprio domicilio
👉l’alunno deve restare a casa e i genitori devono informare il pediatra e comunicare l’assenza scolastica per motivi di salute;
👉il Pediatra, in caso di sospetto COVID-19, richiede il tampone.
👉Il Dipartimento di prevenzione contatta il
👉L’equipe infermieristica provvede all’esecuzione del test diagnostico e, in caso di positività il Dipartimento di prevenzione si attiva per l’approfondimento dell’indagine epidemiologica e le procedure conseguenti, compreso l’isolamento del bambino e dei contatti stretti.

🔺 Se il tampone risulta negativo il bambino potrà essere riammesso a scuola solo quando tutti i sintomi sono regrediti, con certificazione da parte del pediatra.

🟦 COSA ACCADE AI CONTATTI DI UN ALUNNO POSITIVO?
Quando un alunno risulta positivo al test per SARS-CoV-2, il Dipartimento di Prevenzione avvia la ricerca dei contatti e la scuola provvede alle azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata.
Il referente scolastico Covid-19 deve fornire al Dipartimento di Prevenzione l’elenco dei compagni di classe nonché degli insegnanti del caso confermato che vi sono stati a contatto nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi.
🔺 I contatti stretti individuati dal Dipartimento di Prevenzione con le consuete attività di contact tracing saranno posti in isolamento per 10 giorni, con tampone da effettuare al decimo giorno, o 14 giorni dalla data dell’ultimo contatto con il caso confermato. Il tampone sarà richiesto dal Dipartimento di prevenzione e i genitori saranno contattati dai flussisti per concordare data/luogo di esecuzione.

🟦 COSA DEVONO FARE I GENITORI?
I genitori hanno la responsabilità di vegliare sulla salute del bambino a casa, e in particolare di misurare quotidianamente la temperatura corporea del bambino prima di inviarlo a scuola.
Se il bambino ha febbre, o sviluppa sintomi compatibili con Covid-19, sia a casa che a scuola, i genitori devono quindi contattare tempestivamente il pediatra e tenere il bambino a casa da scuola fino a che i sintomi non sono completamente regrediti.
La collaborazione dei genitori è importante anche nel rispettare le norme di isolamento del bambino e dei familiari eventualmente prescritte in attesa del risultato del tampone, anche se ciò comporta dei disagi sul piano logistico e lavorativo.

🟦 PERCHÉ L’ALUNNO DEVE MISURARE A CASA LA TEMPERATURA PRIMA DI ANDARE A SCUOLA?
Misurare a casa la temperatura corporea prima di recarsi a scuola è una regola importante per tutelare la propria salute e quella degli altri. Consente di prevenire la possibile diffusione del contagio nel tragitto casa-scuola, sui mezzi di trasporto utilizzati, quando si attende di entrare a scuola, o in classe.

🟦 COME FACCIO A SAPERE SE IL MIO BAMBINO È STATO IN CONTATTO CON UNA PERSONA INFETTA?
🔸Se è stato faccia a faccia entro due metri e per almeno 15 minuti con un caso sospetto o confermato di Covid-19;
🔸se vive nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di Covid-19;
🔸se ha viaggiato in aereo o in treno o in qualsiasi mezzo di trasporto entro 2 posti da quello di un caso sospetto o confermato di Covid-19;
🔸se è stato a contatto diretto con una persona affetta da Covid-19 (ad esempio in braccio, o preso per mano, ecc.)
🔸se ha avuto un contatto diretto con secrezioni di una persona affetta da Covid-19 (esempio fazzoletto);
🔸se si è trovato in un ambiente chiuso (ad esempio sala d’attesa dell’ospedale, aula, ) con un caso di COVID-19 senza adeguati dispositivi di protezione (mascherina)

🟦 SE SONO GENITORE DI UN BAMBINO NEGATIVO IN ISOLAMENTO COSA DEVO FARE?
• Posso andare a lavoro?
Sì, il genitore può andare a lavoro. Non è prevista alcuna restrizione per i contatti scolastici e per conviventi, ad eccezione dei fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone )il bambino deve rispettare la quarantena anche con i genitori); se uno dei bambini è in quarantena ma è negativo, il fratello può andare a scuola? Sì, il fratello può andare a scuola ad ECCEZIONE di fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone DEL FRATELLO IN QUARANTENA

🟦 CASO DI BAMBINO IN QUARANTENA O IN ATTESA DI TAMPONE
Come sopra riportato: “Come faccio a sapere se il mio bambino ha avuto un contatto stretto con una persona infetta?

👉 Se vive nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di Covid-19;” Contatto stretto (esposizione ad alto rischio)*
🔸una persona che vive nella stessa casa di un caso di COVID-19
🔸una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso di COVID-19 (es. la stretta di mano)
🔸una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso di COVID-19 (es. toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
🔸una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso di COVID-19, a distanza minore di 2 metri e di durata maggiore a 15 minuti
🔸una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (es. aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso di COVID-19, in assenza di DPI idonei
🔸un operatore sanitario od altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso di COVID19 oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di COVID-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei
🔸una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

🟦 Se il bambino è in attesa dell’esito del tampone, posso andare a lavoro?

Sì. Il fratello e i conviventi non hanno nessuna restrizione tranne i fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone

🟦 Se il bambino è in attesa dell’esito del tampone, il fratello può andare a scuola?

Il fratello e i conviventi non hanno nessuna restrizione tranne i fratelli/sorelle dell’alunno o figli dell’operatore scolastico che frequentano il nido o la scuola materna e che non possono frequentare fino al risultato negativo del tampone

🟦 PERCHÉ E QUANTI TAMPONI VANNO FATTI IN CASO DI POSITIVITÀ O DI CONTATTO?

Dopo il primo tampone, in caso di esito positivo, quanti tamponi devono essere fatti in seguito e prima di essere dichiarati Guariti per bambini e/o adulti?

In caso di positività in seguito alla remissione dei sintomi e Il positivo asintomatico farà 10 giorni di isolamento e tampone molecolare unico a fine quarantena.
Il positivo sintomatico farà almeno 10 giorni dei quali obbligatoriamente gli ultimi 3 in completa assenza di sintomi + tampone molecolare unico a fine quarantena. Se un soggetto è positivo asintomatico e non si negativizza dopo 21 giorni con riscontro di positività effettuato al 10° e 17° giorno, se il soggetto persiste nell’essere asintomatico, l’isolamento si interrompe comunque al 21° giorno.

🔺Dopo il primo tampone, in caso di esito negativo, quanti tamponi devono essere fatti in seguito e prima di essere dichiarati non contagiati per bambini e/o adulti?

Se il test antigenico è negativo non sono previsti ulteriori accertamenti diagnostici. Il ritorno a scuola/servizio educativo avviene sempre, e indipendentemente dai giorni di assenza, dopo guarigione clinica e con attestazione del PdF/MMG/Medico curante che è stato effettuato il percorso previsto e il test antigenico è risultato negativo, sulla base del seguente modello: Fac Simile di Attestato: 6 Si attesta che ……..… nato a………il ……… può essere riammesso in comunità, in quanto, come verificato sulla base della documentazione acquisita, è stato seguito il percorso diagnostico terapeutico e di prevenzione per COVID-19 come disposto da documenti nazionali e regionali con test antigenico negativo.

❌I GG DI QUARANTENA SONO OBBLIGO DI LEGGE, NON UNA FACOLTA', E SE ANCHE I TAMPONI HANNO DATO ESITO NEGATIVO TRASGREDIRE SIGNIFICA INCORRERE IN CONSEGUENZE PENALI❌

🟦 COSA SIGNIFICA RESTARE IN QUARANTENA?

La quarantena si riferisce alla restrizione dei movimenti e separazione di persone che non sono ammalate ma che potrebbero essere state esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa
🔹 Non uscire a meno che non sia strettamente necessario (es. per cercare assistenza medica).
🔹Non andare a scuola, al lavoro o in altre aree pubbliche.
🔹Non utilizzare i mezzi pubblici (es. autobus, metropolitane, taxi). 
🔹Non consentire a chi ti fa visita di entrare in casa.
🔹Chiedi ad amici o familiari che non sono in isolamento/quarantena, di andare a fare la spesa o di svolgere per te altre commissioni.
🔹Se devi uscire da casa, per avere assistenza medica, indossa una mascherina chirurgica.
🔹Se convivi con altre persone, osserva sempre il distanziamento fisico (mantenendo una distanza di almeno 2 metri), in particolare da persone a più alto rischio di complicanze.

🟦 ESISTONO FARMACI INTEGRATORI E VITAMINE CHE FAVORISCANO L’IMMUNITA’?
No. Non c’è alcuna evidenza scientifica che consigli l’uso di questi prodotti. Le uniche misure di prevenzione sono quelle che riguardano l’igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie.

🟦 È OPPORTUNO INTERROMPERE LE VACCINAZIONI PROGRAMMATE?
No. Non c’è alcun motivo per rimandare le sedute vaccinali previste. I servizi di vaccinazione adottano misure di sicurezza e di prevenzione idonee alla situazione attuale. (Aggiornate al 15 ottobre 2020)