Incontro con le scuole paritarie e statali dell'infazia: l'amministrazione al lavoro per migliorare i rapporti tra le diverse istituzioni per evitare la confusione comunicativa

Pubblicato il 2 ottobre 2020 • Comunicati

L'amministrazione comunale favorisce gli scambi comunicativi tra i diversi attori che si trovano a gestire l'emergenza Covid. 
Si è svolto ieri pomeriggio, un incontro tra il sindaco di Bagheria Filippo Maria Tripoli, l'assessore alle Politiche Sociali, Emanuele Tornatore ed i referenti di tutte le scuole paritarie del sistema 0-6 anni  di Bagheria insieme ad alcuni referenti delle scuole statali dell'Infanzia. Presenti inoltre un referente dell'associazione medici Bagheresi, la dottoressa Donatella Carollo e due pediatre, le dottoresse Carmelina Mineo e Letizia Belvedere.
Uno dei problemi più cogenti emerso dalla riunione è inerente alle certificazioni mediche pediatriche, al rientro a scuola dei bambini, in epoca Covid, anche per le malattie generiche non legate alla pandemia.
In caso di raffreddore, febbre, o qualsiasi altra malattia esantematica del minore, i genitori e alcune scuole non sanno ancora bene come comportarsi. Secondo i referenti delle scuole presenti, non tutti i pediatri utilizzano un protocollo unico per quanto riguarda la certificazione.
Ma le linee guida del Ministero, per tutti i casi non riconducibili al Covid-19, adottate con DM 80/2020 parlano chiaro: “per gli alunni da zero a sei anni consentono la riammissione delle scuole dell’infanzia o nei servizi educativi dopo assenza per malattia superiore a tre giorni previa presentazione di idonea certificazione del pediatra di libera scelta o del medico di medicina generale e l'idoneità attestante l’assenza di malattie infettive o diffuse ed il reinserimento nella comunità educativa scolastica. 
Per quanto riguarda agli alunni con età maggiore di sei anni la certificazione medica attestante l’idoneità al reinserimento verrà rilasciata per assenze superiori a 10 giorni”. 
“In tal caso, considerata la particolare situazione emergenziale” - si legge nella nota -  “si rimette ad un’attenta valutazione del medico curante.  Ed in ultimo qualora dovessero rendersi disponibili diversi sistemi di rilevazione del virus, ugualmente efficaci ma meno invasivi,  esempio test salivari o test veloci, gli stessi potranno essere somministrati agli alunni e agli operatori scolastici con sintomatologia”. 
Intanto però la confusione permane e l'amministrazione vuole fare da demiurgo, da facilitatore, e mettere in contatto i diversi attori ad un tavolo permanente tematico in modo da non favorire la confusione, di contro permettere una comunicazione corretta tra i diversi soggetti.
L'assessore Tornatore ha promesso che si farà latore delle questioni poste dai referenti delle scuole paritarie, ma è andato oltre decidendo di organizzare quanto prima, una riunione da remoto, in modo da permettere anche la partecipazione di chi, in questo momento, è sul campo, in prima linea e oberato di lavoro, come i referenti del dipartimento di prevenzione dell'Asp. 
Inoltre l'amministrazione comunale si occuperà di capire a che punto sono le Usca scolastiche, quando partiranno i tamponi rapidi e di condividere l'elenco dei referenti Covid che ogni scuola dovrebbe avere. 
Nei prossimi giorni altri aggiornamenti.

Marina Mancini
ufficio stampa