“Diretta Saldatura e Sintesi degli Opposti” si inaugura sabato 18 marzo una mostra fotografica a villa Butera a cura di Vito Cuti.

Pubblicato il 14 marzo 2018 • Comunicati

Verrà inaugurata domenica 18 marzo 2018, alle ore 17.00, a villa Butera Branciforti, la mostra fotografica “Diretta Saldatura e Sintesi degli Opposti”.

Si tratta di un percorso foto-letterario emotivo - come lo definisce il suo autore, Vito Cuti che specifica : «è uno studio disinteressato del documento umano Passato e Presente Impoveriscono nella Mutua Segregazione».

La mostra è organizzata dal suo autore Vito Cuti e dal Comune di Bagheria che patrocina l’evento insieme alla Lega del Filo d’oro, il gruppo culturale “Nulla dies sine linea” e dalla Fondazione Ignazio Buttitta.

foto palazzo

La mostra dopo l’inaugurazione di domenica 18 marzo, aperta al pubblico e gratuita,  sarà visitabile su prenotazione chiamando l’ufficio cultura del Comune al seguente n. telefonico 091.943817/818.

Una delegazione di studenti delle scuole cittadine è stata invitata a partecipare all’inaugurazione.

«Il mio è un progetto che si prefigge come scopo quello di sensibilizzare noi tutti in direzione del nostro immenso patrimonio culturale attraverso un percorso di incontri evento nei luoghi della nostra memoria storica collettiva – spiega Cuti - Il tutto avviene secondo un naturale convergere di elementi eterogenei e mediante un graduale percorso di capacitazione che si muove dal singolo in direzione del collettivo».

Il progetto è stato pensato in modalità "studio disinteressato del documento umano» – sottolinea l’autore - Così operando avviene una diretta saldatura e sintesi degli opposti. Ovvero da una parte l'uomo del consumo, che fa parte del popolo dei contemporanei e che vive in un presente instabile e mutilato poiché privo di legami col suo passato. Dall'altro, il nostro patrimonio storico che non aspetta altro che di essere consultato. Quindi non monumenti come impronte pietrificate del passato ma figure viventi mosse da un misterioso soffio vitale. Cerco infine di scongiurare che passato e presente possano impoverire nella mutua segregazione. Quindi:"tornare agli antichi per diventare moderni». 

 

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Marina Mancini
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