Scarichi anomali hanno prodotto i cattivi odori presso il depuratore di Aspra. La ditta è già intervenuta per sistemare le criticità
Pubblicato il 12 settembre 2016 • Comunicati
L’amministrazione comunale, a seguito delle diverse segnalazioni che sono giunte da alcuni cittadini di Aspra in merito ad olezzi provenienti dal depuratore attivo in frazione, nei giorni scorsi ha richiesto un’accurata analisi alla ditta che gestisce il depuratore, la Soteco.
L’azienda riferisce che le emissioni odorigene, che si avvertono a livello olfattivo sono da imputare ad uno scarico anomale e alla cattiva regolazione dei sistemi di riciclo dei fanghi, sistema che è già stato regolamentato e che nei prossimi giorni già produrrà risultati sull’impatto olfattivo.
Nello specifico – scrive la ditta – la linea biologica è bypassata di seguito ad una perdita nella tubazione di mandata dal ripartitore alla linea stessa. Il carico idraulico ed inquinante viene comunque smaltito dalle altre tre linee che si sovraccaricano, smaltiscono ma è conseguente un aumento degli effluvi maleodoranti.
La ditta riferisce che nelle giornate di fine agosto, la Sige srl, la precedente ditta che gestiva, ha rilevato ingressi anomali al depuratore che ha messo in sofferenza l’impianto della piattaforma depurativa, in particolare i fanghi biologici che attualmente appaiono di colore grigio e sono effettivamente maleodoranti.
Sono state fatte delle preci fiche prove tecniche che hanno fatto emergere che i fanghi da biologici sono diventati anossici e puzzolenti con saturazione biologica.
A questo si è aggiunto che il de odorizzatore è stato trovato spento a causa della mancanza di un serbatoio di accumulo di acqua e di un autoclave.
Sono state messe in campo dalla ditta azioni immediatamente correttive che sono ancora in corso di svolgimento.
Intanto l’azienda sta procedendo a diminuire il carico idraulico su tre linee delle quattro esistenti, si è proceduto a sistemare la tubatura di mandata della linea Aspra, e già lo scorso sabato è stata rimessa in funzione, cosa che inizierà a produrre una migliore ossigenazione delle quattro linee facendo diminuire il cattivo odore.
La Soteco ha inoltre attivato una procedura che ermetterà di centrifugare il fango anossico delle vasche compromesse per riportarlo ad uno stato che permette di ridurre le emissioni e si procederà anche ad un allontanamento dell’eccesso di fango presenti nei reattori biologici per diminuire l’ossidazione nelle vasche.
Il de odorizzatore verrà dotato di serbatoio, dell’autoclave e di un sistema apposito di nebulizzazione con deodorizzazione.
L’azienda che procederà ad una relazione più ampia sullo stato di consistenza dell’impianto evidenziando eventuali criticità e proponendo tutte le azioni migliorative, conclude che già si sono constatato un sensibile miglioramento dell’impianto.
Il problema è dunque è stato solo di carattere olfattivo e non ha avuto conseguenze di scarico anomalo a mare - tranquillizza l’amministrazione - e anche la puzza, se non si verificheranno altri scarichi anomali sui quali occorre vigilare, a breve verrà risolto.
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