La vampa di s. giuseppe- le tradizioni di un popolo
Pubblicato il 14 marzo 2016 • Comunicati
Riceviamo e pubblichiamo:
Le tradizioni secolari e radicate, sono ancora oggi, vissute come gioiosa ritualità e suscitano una profonda commozione ogni volta che vi si partecipa. Particolarmente suggestivi sono i preparativi dei rituali: addobbi delle chiese e delle strade, l’ aria di festa e la particolare allegria che viene espressa da tutti i partecipanti. Rappresentano occasione di incontro tra le persone che ne sono protagoniste, ed esprimono quanto di più autentico c’ è nel loro animo, quasi a voler richiamare il valore antico che veniva dato a quei giorni di festa e non la sola rappresentazione rituale dell’ evento. Il ciclo dell’ anno, carico di eventi significativi dal punto di vista rituale e tradizionale, costituisce un oggetto fondamentale di riflessione antropologica poiché permette la comprensione del rapporto esistente tra il passato ed il presente, un rapporto ricco di influenze e contaminazioni che non si esauriscono nell’ attualità dei fatti, ma continuano a vivere e a riplasmarsi nelle tradizioni e negli usi.
Ogni cultura,nel suo tempo e nel suo spazio, ha ereditato e costruito un sistema di valori che custodisce gelosamente, che vorrebbe difendere dalla dimenticanza, soprattutto in una realtà multiculturale come quella attuale. Ecco che all’ interno di questo panorama mutevole, anche le tradizioni possono cambiare, possono essere insignificanti se non addirittura fraintese, come ad esempio assistere ad un rito, esserne spettatore e attore, è un occasione che si ripete nel corso dell’ anno. Molte tradizioni, tenute ancora in vita forse per abitudine piuttosto che per un sentimento di appartenenza, si presentano “ normali” agli occhi dell’ intero paese, ma è raro che qualcuno si chieda quali siano i significati del rito. Tutti sanno che la vampa di S. Giuseppe è un omaggio al santo, ma è davvero solo questo? Qual’ è il senso del fuoco? Che senso ha offrire al santo un falò? Occorre comprendere il significato di questo rito come esempio per capire come alla base di una tradizione ci possa essere una storia, un evoluzione e un insieme di elementi diversi che ci convivono. La vampa in onore di S. Giuseppe, che ricorre ogni anno la sera della vigilia del 19 Marzo( quest’ anno anticipato il 17 per via dell’ approssimarsi della settimana santa),costituisce per molti paesi e soprattutto per i Bagheresi un momento importante di riunione della comunità attorno ad un fuoco. I ragazzi erano impegnati tutta la settimana a raccogliere la legna da bruciare.
Nell’ idea generale del rito il fuoco costituisce un’ offerta al Santo e per questo si opera in gruppo affinchè riesca una vampa sontuosa in suo omaggio. I passaggi di stagione e i cambiamenti climatici costituivano “ momenti di confine” di passaggio, come se proprio l’ accensione del fuoco aveva proprio lo scopo la funzione purificatrice e riparatrice del fuoco. Il rito della vampa di S. Giuseppe, che coincide con il passaggio dall’ inverno alla primavera, è una testimonianza del passaggio di elementi pagani, elementi che sono stati assorbiti e resi significanti in funzione del culto cristiano.
Il fuoco, infatti, rappresenta delle caratteristiche singolari: illumina e riscalda, vivifica e distrugge, rende visibili le forme e non ha forma in sé, è sulla terra ma si protende verso il cielo, dà speranza ma incute timore, è sublime ma tremendo, può essere visto ma anche usato. La presenza del fuoco nella tradizione biblica è centrale ed ha una valenza simbolica e pastorale, infatti esso assume funzione di mediazione simbolica sia nei contesti di rivelazione divina che nella prassi culturale e liturgica ( illuminazione, consumazione dei sacrifici, ecc..) Nella Bibbia ci riconduce la molteplicità dei significati teologici della categoria del fuoco a cui in sintesi sono due aspetti fondamentali: il fuoco come elemento di distruzione e giudizio; il fuoco come elemento di manifestazione di Dio e di rinnovamento dell’ uomo. Ed è per questo che alla base di questi elementi cristiani che ogni anno questa tradizione viene mantenuta affinchè le nostre tradizioni per nessun motivo vengano tralasciate o portate nel dimenticatoio perché sono la memoria degli nostri antenati e sono un pezzo della storia di un popolo da tramandare alle future generazioni. Quindi appuntamento Giovedì 17 Marzo, come dicevo poche righe fa, anticipato di un giorno per l’ approssimarsi della settimana santa, alle ore 21:30 presso via L. Ariosto ( dietro Gran Bazar). Dopo la benedizione del fuoco da parte del Rev. Parroco, si accenderà la “ la Vampa” nella rappresentanza del popolo devoto di Bagheria e alla presenza del superiore e della confraternita del patriarca S. Giuseppe.
IL COLLABORATORE IL SIGN. FIRENZE GIUSEPPE