Al via i lavori per la ricostruzione della scuola Gramsci. Dopo 13 anni l’amministrazione Cinque porta a termine l’iter burocratico
Pubblicato il 2 aprile 2019 • Comunicati
Sono passati 13 lunghi anni per veder partire i lavori di riqualificazione della scuola Gramsci. Ieri, 1 aprile, tutte le pratiche burocratiche sono state definite e si è iniziato a transennare la scuola per avviare i lavori all’edificio che, nel corso degli anni, dall’oramai lontano 2006, è in stato di abbandono e preda di vandali. Ad eseguire i lavori sarà una Ati formata da: la Arcas Costruzioni di Licata (Ag), la Cogemat srl di Trapani e la elettrica Sud srl di Crotone che hanno presentato un ribasso del 36,5961% sull’importo a base d’asta pari a 1.556.878,77 euro.
Le aziende si occuperanno del recupero della struttura; demolendo una parte dell’edificio e lasciandone in piedi un’altra ala che servirà per le aule, verrà anche realizzata una piazzetta interna. Nei prossimi giorni inizieranno i lavori veri e propri che prevedono la realizzazione di una nuova struttura che potrà ospitare 10 classi del V circolo didattico Gramsci.
Saranno circa 200 i bambini, sia delle elementari che delle materne, che potranno frequentare la nuova scuola.
Ci vorranno circa 8 mesi per completare i lavori. Alla consegna dei lavori, avvenuta direttamente in loco, erano presenti il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, la dirigente scolastica Maria Grazia Pipitone, la presidente del comitato per il Gramsci, Antonella Lo Buglio, la vicepresidente Rosa Di Salvo ed il Segretario Federica Zeppillo, oltre ad alcuni insegnanti che negli anni hanno seguito da vicino la vicenda, quali Anna Scaduto e Alfonso Manganella.La scuola venne chiusa nel 2006, perché si dovevano effettuare dei lavori di consolidamento. Nel corso dei sopralluoghi venne fuori che i lavori da eseguire erano diversi da quelli appaltati e ne nacque anche una querelle legale con la ditta esecutrice.
13 anni da quando sono stati fatti i primi interventi nella struttura scolastica che fu chiusa precisamente il 22 Dicembre del 2005; da allora il corpo docente assieme al personale ATA e gli alunni sono stati divisi in due diverse strutture scolastiche: una parte alla “Emanuela Loi”, l’altra presso i locali delle suore bocconiste ovvero presso la Casa della fanciulla della congregazione Femminile Serve dei Poveri G. Cusmano. L'operazione è costata al Comune circa 75.000 euro l'anno di canone di affitto all’anno.
La Gramsci ha rappresentato un modello di eccellenza didattica, raggiungendo in alcuni anni gli ottocento iscritti. Docenti, dirigenza e amministrazione comunale, auspicano tutti che si torni all’antico splendore della scuola, anzi che venga costruito un edificio ancora più all’avanguardia e tecnologico.
«Oggi è un momento storico» -ha detto il sindaco di Bagheria Patrizio Cinque- «dopo 13 anni, tra diverse problematiche di origine burocratica e legale siamo riusciti a raggiungere un obiettivo facendo ripartire i lavori della Gramsci».
vai alla galleria fotografica su fb
--------------------------------------
Marina Mancini
Ufficio stampa www.comune.bagheria.pa.it tel./fax: 091.943228 mobile di servizio: 3470014952